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ik3umt

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Inserito il - 07/09/2017 : 14:16:23  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Devo imbastire uno stabilizzatore di tensione di rete gestito da Arduino, cosa che farei anch'io se conoscessi la programmazione.........

Chi si offre ???








Modificato da - ik3umt in Data 07/09/2017 14:17:06

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ik3umt

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Inserito il - 10/09/2017 : 17:27:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato

Con tutti sti giovani che stanno costruendo analizzatori d'antenna, commutatori remoti, vector analyzer ecc .ecc. , proprio nessuno che aiuta un vecchio che di programmazione Arduino ne sa ben poco ?

Mi basta leggere una tensione su un ingresso analogico e far commutare di conseguenza tre uscite in modo binario.....

Robe da terza media o quasi...dai








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iz2hfg

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Inserito il - 10/09/2017 : 17:40:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
Ciao Federico,
Premetto che non sono "abile e manco smanettone" comunque scrivimi una mail dettagliando bene quello che ti serve e vediamo cosa si può fare...........

Inoltre:
- Tieni presente che Arduino e relativi ingressi vanno filtrati/schermati come si deve altrimenti.....non c'è programma che tenga!
- Di certo sai che gli ingressi di Arduino (facendo il caso di Uno o Nano) accettano al massimo 5V quindi è chiaro che "a monte" si dovrà realizzare "un circuito" che non solo tenga conto di questa particolarità, ma tale valore non può essere superato, quindi bisogna adottare le necessarie contromisure altrimenti "il piccoletto" si fotte in una frazione di secondo!

Un caro saluto.








Modificato da - iz2hfg in data 10/09/2017 17:59:20

  Firma di iz2hfg 
73 de Franco, IZ2HFG
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- Alla prima luce del quinto giorno, all'alba, guarda ad Est.....
- Habere non haberi!
- So di non sapere!
- Sono sempre pronto ad imparare, non sempre a lasciare che mi insegnino.
- Contro la stupidità, neanche gli dei possono lottare con successo.
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ix1ixg

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Inserito il - 10/09/2017 : 18:33:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao Federico,

vecchio ??? Mi sa allora che nell' indicativo ci stà un K di troppo...

Scusa, ma nella suite di arduino, non ci sono degli esempi per chi inizia ? Quello che cerchi di fare via software è semplice, il problema più complesso da risolvere secondo me, è la lettura della tensione di rete, ed in funzione delle variazioni su essa rilevate valutare quanto deve risultare veloce la compensazione... in ogni caso lo pseudo codice (scritto in modo tale da essere comprensibile a chiunque) potrebbe essere questo:

Bada bene io conosco arduino, conosco però il C... le funzioni avranno un alto nome ma il funzionamento sarà quello... per conoscerlo devi leggerti la documentazione di arduino, oppure chiedere a qualcuno che ci giocherella.


#define VREF 5.0 // definisce una costante, il compilatore sostituisce la scritta VREF con il valore numerico 5.0
#define RESOL 1024 // 1024 livelli di campionamento per un adc da 10 Bit

int main() // programma principale
{
float volt; // variabile in floating point che contiene il voltaggio

InitUpc() // inizializza il micro

wile(1) // ciclo principale
{
volt=(VREF/RESOL)*ReadADC(); // leggo l' adc e calcolo il voltaggio

if(volt >= 1 && volt < 2) // se il voltaggio è maggiore/uguale a 1 e minore di 2...
{
fai_qualcosa();
}

if(volt >= 2 && volt < 3) // se il voltaggio è maggiore/uguale a 2 e minore di 3...
{
fai_qualcosaltro();
}
//ecc….
// ecc….
}
}

Ciao a Tutti, Dave.








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ik3umt

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Inserito il - 11/09/2017 : 16:26:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Grazie per la disponibilita',

Franco, scrivo qui, cosi' magari riesco a coinvolgere qualche criticone (positivo) che se la sente di intervenire.....

In pratica devo far correggere con un output binario a 3 bit (0-7) a seconda della lettura di tensione di un ingresso adc, esempio:

Ingresso minore di 2v uscita = 000
Ingresso tra 2 e 2.2v uscita = 001
Ingresso tra 2.2 e 2.4v uscita = 010
Ingresso tra 2.4 e 2.6v uscita = 011
....
....
....
Ingresso maggiore di 3,2v uscita = 111

Il tempo di sample non dev'essere continuo ma ad esempio ogni 5-10 secondi
Il sample o correzione deve essere inibito ponendo a 0 (o a 1) un ingresso.

Di solito gioco con queste cose utilizzando i GPIO e AIN di Raspberry o Beaglebone, ma mi serviva un controllore molto piu' semplice ed economico come ad esempio arduino uno o simili, che non debba caricare un sistema operativo completo (con tutta la pesantezza che ne deriva) come le schede che ho nominato prima.

Purtroppo alla programmazione di Arduino non mi sono MAI dedicato, a parte caricare qualche sketch pronto e a modificare qualche parametro a seconda delle esigenze....









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ix1ixg

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Inserito il - 11/09/2017 : 18:16:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao Federico,

quello che chiedi a livello di logico è impossibile da implementare...

Ingresso minore di 2v uscita = 000
Ok ci siamo

Ingresso tra 2 e 2.2v uscita = 001
Ingresso tra 2.2 e 2.4v uscita = 010
Ingresso tra 2.4 e 2.6v uscita = 011
queste richieste non risultano coerenti a livello logico...
Per i 2.2 V che livello deve esserci in uscita ? 001 oppure 010 ?
Per i 2.4 V che livello deve esserci in uscita ? 010 oppure 011 ?
Diamo per scontato che il 2.6 V sia compreso...

Ingresso maggiore di 3,2v uscita = 111

per voltaggi in ingresso compresi tra 2.605 V e 3.2 che livello deve esserci in uscita ? Il valore è indefinito...

Non hai scritto come farai ad eseguire la misura della tensione alternata della tensione di rete, come correttamente scrive l' amico Franco il range di ingresso varia tra 0 e 5 V... sono curioso...

Altra domanda, ma poi alla fine dentro il tuo stabilizzatore ci infilerai una scheda arduino intera ?
Molto sconveniente come scelta, anche perchè non so sino a che punto mantenga una certa stabilità di esecuzione del programma... i rele durante la commutazione, generano scariche che interferiscono con il funzionamento del micro, se non prendi le dovute precauzioni rischi di ottenere un dispositivo instabile...

Un consiglio spassionato... considerando la estrema semplicità del firmware ti conviene utilizzare un pic implementando tutto in assembler, i calcoli in virgola mobile possono tranquillamente essere omessi... avresti una occasione per imparare qualcosa direttamente dalle fondamenta e non a metà strada come avviene partendo con arduino.

Ciao a Tutti, Dave.








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ik3umt

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Inserito il - 11/09/2017 : 19:08:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Dave, l'instabilita' mi aveva gia' fatto pensare a dire il vero ...
Per quanto riguarda programmazione PIC, siamo ancora piu' in alto mare di Arduino....

E' ovvio che testerei il sistema per qualsiasi instabilita' prima di collegarlo a qualcosa....


per voltaggi in ingresso compresi tra 2.605 V e 3.2 che livello deve esserci in uscita ? Il valore è indefinito...


Tutti da 000 a 111
Intendevo uno step binario ogni 200mV (potrebbe essere ogni 150 o 300 ... da definire )

I voltmetri di rete con Beaglebone li ho fatti con un semplice trasformatore 220V-9V, raddrizzati , filtrati e ridotti con un partitore regolabile , dove l'uscita varia in modo lineare con la tensione di rete, basta solamente dividere la lettura per radice di 2 (l'effetto di innalzamento dovuto dal ponte/condensatore) e ulteriormente diviso per un coefficiente dato dal partitore.
Ho sempre ottenuto valori fedeli a quelli misurati con un buon multimetro digitale.

Non e' che serva questa precisione.....

Se poi vogliamo stabilita' (nel senso di software che si pianta)....
Potrei fare dei rivelatori di soglia con una decina di trimmer e zener che pilotano 10 ingressi di un encoder decimale/binario (magari qulche operazionale come comparatore....) hi , ed eliminare qualsiasi forma di "intelligenza".....








Modificato da - ik3umt in data 11/09/2017 19:14:40

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ix1ixg

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Inserito il - 11/09/2017 : 21:39:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao Federico,

riguardo all' instabilità, si risolve, in prima battuta, curando e schermando adeguatamente la scheda di controllo e se questo non dovesse bastare (improbabile) esistono metodi di ripristino di funzionamento a livello FW … Non ho ben capito cosa mi hai scritto riguardo a livelli di tensione > di 2.6 V ma assumo che lo stato rimanga sempre a 111

Riguardo ai voltmetri di rete, dipende soprattutto da precisione e accuratezza che si vogliono ottenere, il metodo che hai utilizzato tu, presenta qualche difetto riguardo alla precisione, ammettendo che il circuito di misura non abbia problemi riguardo all' accuratezza... il primo problema è che raddrizzando e livellando la tensione di uscita da un trasformatore la tensione ottenuta è quella di picco, operando aritmeticamente, otterremo sempre un valore dipendente da quello di partenza, differente dal vero valore rms che ci serve (la tensione di rete e la relativa forma d' onda variano notevolmente falsando una misura di questo tipo)... il secondo problema è rappresentato dal condensatore di livellamento... in assenza di carico manterrà costante il valore di picco massimo raggiunto per un tempo X definito dai sue tempistiche di autoscarica, in presenza di carico invece ti ritroverai una certa percentuale di ripple, direttamente proporzionale principalmente alla capacità utilizzata ed alla resistenza di carico... (ci sono anche altre variabili che volutamente tralascio) ora acquisire un campione unico di tale tensione in un istante molto breve ed indeterminato, potrebbe comportare errori piuttosto di lettura piuttosto grossolani.

Riguardo all' elettronica di tipo analogico non sarebbe una cattiva idea anche se con il micro ti risparmieresti un sacco di lavoro e di componenti, oltre che ad ottenere una maggiore flessibilità...
In sostanza, con il micro, quello che ti serve è un solo trasformatore di alimentazione 3 rele con relativi transistor + qualche altro componente di contorno... la tensione rms vera e precisa, la fai calcolare al micro (ci entri direttamente con l' alternata ripartita del TR) dopodiche in funzione del valore ritrovato ci accendi o spegni i 3 rele... tutto lo ripeti ogni 5...10 secondi.

Il codice coerente scritto in C per il settaggio della porta e questo:

unsigned char state=0;

float vin;

while(1) //loop
{
vin=(5,0/1024.0)*ReadAdc(); //leggo adc e calcolo la tensione
state=0;
if(vin < 2.0) state=0; // se vin è miore di 2
if(vin >= 2.0 && vin <= 2.2) state=1; // se vin è maggiore e uguale 2.0 e vin è minore e uguale 2.2 001
if(vin > 2.2 && vin <= 2.4) state=2; // ,, ,, 010
if(vin > 2.4 && vin <= 2.6) state=3; // ,, ,, 011
if(vin > 2.6) state=7; // se vin maggiore di 2.6 111

SetPort(A,state); // questa me la sono inventata... ci sarà qualcosa di simile in arduino che setta la porta A con il valore contenuto in state

delay(5000); // aspetta 5 secondi
}

Ciao a Tutti, Dave.








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ik3umt

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Inserito il - 12/09/2017 : 11:08:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Quello che intendevo era , in un esempio piu' realistico:

Trasformatore 220v-6v ponte + condensatore + partitore 2:1 (es.10kohm-10kohm)

Uscita partitore collegata a ingresso adc

Vout partitore = [Vrete x (6/220) x 1.41] /2 dove 6/220 e' la costante di trasformazione del trasformatore


Vrete Vpartitore(dc)

184 3.537 minore di questo valore out = 000

compreso tra questi valori out = 001

190 3.653

compreso tra questi valori out = 010

196 3.768

compreso tra questi valori out = 011

202 3.883

compreso tra questi valori out = 100

208 4.000

compreso tra questi valori out = 101

214 4.114

compreso tra questi valori out = 110

220 4.230

maggiore di questo valore out = 111




Il trasformatorino + condensatore sarebbe dedicato, quindi seguito da un partitore che non imponga un grosso carico e comunque sempre costante.
Il raddrizzamento era per semplificare la lettura dell'adc , una tensione continua = valore della tensione di rete
Misurando l'alternata direttamente dal trasformatore , bisognerebbe fare un numero di sample attendibili e calcolarne il valore efficace oppure di picco, lavoro in piu' per micro ma soprattutto per il programmatore


Riguardo all' elettronica di tipo analogico non sarebbe una cattiva idea anche se con il micro ti risparmieresti un sacco di lavoro e di componenti, oltre che ad ottenere una maggiore flessibilità...


Esatto !!!









Modificato da - ik3umt in data 12/09/2017 11:10:47

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iz7yfp

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Inserito il - 12/09/2017 : 12:30:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz7yfp Invia a iz7yfp un Messaggio Privato
in tutto questo discorso introdurrei anche la necessità di introdurre un minimo di isteresi, altrimenti il rischio è che se la tensione si trova esattamente sulla soglia ti trovi a cambiare stato di continuo. (e inutilmente)


Questa isteresi può essere implementata via Software.

Ogni singola soglia di riferimento dovrà essere sdoppiata.

Una soglia leggermente più alta quando ci si trova nello stato più basso e una soglia leggermente più bassa del riferimento quando ci si trova nello stato più alto.

In questo modo si evitano oscillazioni se decidessi di campionare la tensione con maggior frequenza. (potresti controllarla di continuo)










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ix1ixg

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Inserito il - 12/09/2017 : 16:54:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao Federico,

ok, capito, scegliendo opportunamente il valore della capacità di filtro rispetto alla R di carico riusciresti, sempre con le limitazioni di cui ti parlavo, a far funzionare tutto... Ti consiglio in ogni caso di lasciar perdere quella strada, per il semplice fatto che la routine per il calcolo con il relativo campionamento la trovi già scritta in un mio vecchio intervento:

http://www.arifidenza.it/forum/topi...IC_ID=299969

il partitore su trasformatore 220/6V da utilizzare dovrebbe essere questo:

Immagine:

1,16 KB

il trimmer andrà regolato per ottenere una tensione di circa VMaxIn/2=1.768/2 VRMS = 0,884

I valori relativi alla tensione su cui effettuare il check non li ho calcolati, lo lascio fare a te... considera sempre che VRMS MaxIn dell' adc risulta esser 1.768 V.

Se poi decidi realmente di realizzare il circuito, parliamo delle protezioni e della stabilità.

P.S. Allego il codice completo sempre e solo C senza inizializzazioni per nessun tipo di micro, esse andranno aggiunte in funzione della piattaforma.... La funzione ReadADC() da utilizzare dovra essere quella messa a disposizione dal compilatore o eventualmente scritta in ASM... Per altro eventualmente chiedi, ora sono di corsa e un sacco di cose non le ho riportate.

Per YFP, ogni controllo viene effettuato ogni 5 Sec circa per cui il problema non sussiste.

new_code.txt (2,22 KB)


Ciao a Tutti, Dave.









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iz7yfp

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Inserito il - 12/09/2017 : 17:03:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz7yfp Invia a iz7yfp un Messaggio Privato
>>Per YFP, ogni controllo viene effettuato ogni 5 Sec circa per cui il problema non sussiste.


Il problema c'è sempre, diciamo che si possono tollerare commutazioni ogni 5 secondi.

Io preferirei un controllo real-time con isteresi. Hai meno commutazioni dovute ad incertezze sulla rete.
Si fa solo per discuterne eh :)
73
Christian








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IZ2UUF

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Inserito il - 13/09/2017 : 00:01:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
ix1ixg ha scritto:

Ciao Federico,

ok, capito, scegliendo opportunamente il valore della capacità di filtro rispetto alla R di carico riusciresti, sempre con le limitazioni di cui ti parlavo, a far funzionare tutto... Ti consiglio in ogni caso di lasciar perdere quella strada, per il semplice fatto che la routine per il calcolo con il relativo campionamento la trovi già scritta in un mio vecchio intervento:

http://www.arifidenza.it/forum/topi...IC_ID=299969

il partitore su trasformatore 220/6V da utilizzare dovrebbe essere questo:

Immagine:

1,16 KB

il trimmer andrà regolato per ottenere una tensione di circa VMaxIn/2=1.768/2 VRMS = 0,884

I valori relativi alla tensione su cui effettuare il check non li ho calcolati, lo lascio fare a te... considera sempre che VRMS MaxIn dell' adc risulta esser 1.768 V.

Se poi decidi realmente di realizzare il circuito, parliamo delle protezioni e della stabilità.

P.S. Allego il codice completo sempre e solo C senza inizializzazioni per nessun tipo di micro, esse andranno aggiunte in funzione della piattaforma.... La funzione ReadADC() da utilizzare dovra essere quella messa a disposizione dal compilatore o eventualmente scritta in ASM... Per altro eventualmente chiedi, ora sono di corsa e un sacco di cose non le ho riportate.

Per YFP, ogni controllo viene effettuato ogni 5 Sec circa per cui il problema non sussiste.

new_code.txt (2,22 KB)


Ciao a Tutti, Dave.




Ciao Dave.

if(mvrms < 184 ) SetPort(A,0);
if(mvrms >= 184 && mvrms < 190) SetPort(A,1);
if(mvrms >= 190 && mvrms < 196) SetPort(A,2);
if(mvrms >= 196 && mvrms < 202) SetPort(A,3);
if(mvrms >= 202 && mvrms < 208) SetPort(A,4);
if(mvrms >= 208 && mvrms < 214) SetPort(A,5);
if(mvrms >= 214 && mvrms < 220) SetPort(A,6);
if(mvrms >= 220) SetPort(A,7);


Meglio così:

if(mvrms < 184 ) SetPort(A,0);
else if(mvrms < 190) SetPort(A,1);
else if(mvrms < 196) SetPort(A,2);
else if(mvrms < 202) SetPort(A,3);
else if(mvrms < 208) SetPort(A,4);
else if(mvrms < 214) SetPort(A,5);
else if(mvrms < 220) SetPort(A,6);
else SetPort(A,7);


Ciaoo
Davide








  Firma di IZ2UUF 
IZ2UUF - Op.Davide - Torre di Santa Maria (SO) JN46wf
Sezione ARI 2301 Sondrio - IQ2UL

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ix1ixg

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Inserito il - 13/09/2017 : 13:23:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
...si Christian, figurati nessun problema, dipende un po' dal motivo che spinge Federico a dotarsi di tale accessorio e soprattutto da come è stata pensata la parte HW... certamente giocare con il SW permette di ottenere grandi flessibilità a riguardo (sempre in funzione delle possibilità offerte dall HW)... per repentine e molto numerose variazioni della tensione di rete sarebbe preferibile uno stabilizzatore del tipo a ferro saturo per variazioni molto meno frequenti ma anche importanti un intervento attivo credo sia la miglior soluzione... implementare un controllo di isteresi non è un problema bisogna però poi vedere quanto beneficio si possa trarne considerando, come dicevamo, le tempistiche piuttosto lunghe di adeguamento della tensione in uscita... Forse per ora è meglio lasciare prendere confidenza a Federico con la programmazione e i microcontrollori, altrimenti rischia di fermarsi ancora prima di partire...

Davide, assolutamente si, sia in termini di dimensione del codice generato che di velocità di esecuzione, a causa del minor numero di istruzioni che genera il compilatore, un po' meno forse per quanto riguarda la comprensibilità (almeno credo...) Come indicavo nel mio primo intervento, il target principale era quello di massimizzare la comprensione per chi ne capiva poco o niente... per questo motivo forse è meglio lasciare le ottimizzazioni in un secondo momento...

un compromesso tra maggior comprensibilità/dimensioni/velocità (sempre poi subordinato a come ogni uno è portato a ragionare) potrebbe essere anche quello che segue, a livello di codice e numero di cicli il risultato dovrebbe essere prossimo a quello da te indicato...

if (mvrms < 184) {SetPort(A,0); goto end;}
if (mvrms < 190) {SetPort(A,1); goto end;}
if (mvrms < 196) {SetPort(A,2); goto end;}
if (mvrms < 202) {SetPort(A,3); goto end;}
if (mvrms < 208) {SetPort(A,4); goto end;}
if (mvrms < 214) {SetPort(A,5); goto end;}
if (mvrms < 220) {SetPort(A,6); goto end;}
SetPort(A,7);
end:


anche se alla fine però poi non soddisfa le aspettative dei puristi della programmazione C che evitano (correttamente) il goto come la peste...

In generale la massima efficienza, in termini di risultato, per qualche tipo di applicazione, la si ottiene scrivendo il codice in assembler (ci ho provato con Federico) ... talvolta però anche utilizzando quest' ultimo, la necessità di mediare tra dimensioni del programma e occupazione del numero di registri di memoria comporta anche in questo caso l' adozione di qualche compromesso in funzione del maggior numero di risorse disponibili.


Ciao a Tutti, Dave.








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ik3umt

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Grazie per le info e i codici parziali,
L'esigenza non e' quella di regolare istantaneamente il valore di tensione di rete, altrimenti avrei utilizzato appunto un ferro saturo o un regolatore elettronico da 2.000€ ,anche perche' con le variazioni di tensione provocate dai picchi di modulazione o CW con lineare acceso , la correzione sarebbe continua, l'idea di base (che senz'altro attuero' per cominciare ad avere qualcosa in mano di funzionante) e' quella di commutare tre trasformatori da 6, 12, e 24vac collegati come autotrasformatori in step-up in serie, switchandoli in modo binario in modo da avere 8 combinazioni diverse cioe' Vin + 0, 6, 12, 18, 24, 30, 36, 42 volt
Con un bel commutatore rotativo a 8 posizioni che comanda un bel 74148 a cui sono connessi i tre transistor/rele'
(Dalle prove di commutazione e' nata poi l'esigenza del post http://www.arifidenza.it/forum/topi...IC_ID=316732 )

Se poi queste 8 combinazioni sono gestite autonomamente da un sistema intelligente ma non troppo (appunto per questioni di software che si puo' impallare) ben venga, siccome le variazioni di rete sono lunghe nel tempo (adesso ci sono 215v fra un'ora 210, dopodomani 190 ) la commutazione andava benissimo farla "a mano" buttando un'occhio al voltmetro di rete.

Se proprio la stabilita' e' un must , posso utilizzare anche componenti convenzionali come appunto comparatori con trimmer e transistor , roba cosi' per capirci :



Il problema dell'isteresi sollevato da Christian l'avevo gia' valutato, ed era quello il motivo del check ogni 5 secondi, se non addirittura ogni 5 minuti o ogni mezz'ora....
Potrei sempre fare un bel circuitino con un 555 che mi inibisce costantemente la correzione di un comparatore a trimmer e me la abilita ogni X tempo a scelta....

Era pero' piu' flessibile l'uso di un sistema a uP non molto sofisticato, in effetti un PIC sarebbe ottimo ma non li conosco per nulla.








Modificato da - ik3umt in data 13/09/2017 18:08:16

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ix1ixg

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Inserito il - 13/09/2017 : 19:20:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
...scusa Federico, ma tu cosa hai al momento di disponibile ? Arduino ? Qualche pic ? Per fare tutto con il pic il codice è praticamente già scritto devi solo procurarti compilatore (gratuito per quelle poche righe di codice) ambiente di sviluppo, gratuito anche quello, programmatore (da 3 euro) e SW di programmazione anch' esso gratuito...

Ciao a Tutti, Dave.








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ik3umt

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Ho un paio di "Arduini" e una manciata di 16F84
Mentre con l'arduino ci ho giocato, la pic la so solamente programmare, ma non ho mai visto come si fa a costruirne un programma....Zero...nada....








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IZ2UUF

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Inserito il - 13/09/2017 : 22:07:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
ik3umt ha scritto:

Ho un paio di "Arduini" e una manciata di 16F84
Mentre con l'arduino ci ho giocato, la pic la so solamente programmare, ma non ho mai visto come si fa a costruirne un programma....Zero...nada....


Ciao Federico.

Hai voglia ad usare delle PIC, nulla ormai batte Arduino. Non tanto per le prestazioni, quanto perché su AliExpress e simili si possono comprare gli Arduino Nano con a bordo regolatore di tensione e USB ad 1.40€ l'uno spediti a casa. Non so cosa si possa assemblare con una spesa del genere. Ormai ne compro a pacchi da 10-20 per volta.

Ti ho fatto un progettino comprensivo di isteresi: puoi definire scatto per scatto la soglia di intervento a scendere e a salire:

http://www.iz2uuf.net/dl/levelControl.zip

Ecco il funzionamento:



Devi caricare il file .ino nell'ambiente di sviluppo di Arduino, settare le tue porte a piacimento ed impostare le soglie come da esempio.

Ciaoo
Davide








Modificato da - IZ2UUF in data 13/09/2017 22:09:38

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iz7yfp

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direi perfetto Davide!
Codice di livello... complimenti!
Christian








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ik3umt

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Inserito il - 14/09/2017 : 08:29:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Che dire......grazie, appena ho 10 min. lo provo !!







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ix1ixg

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Inserito il - 14/09/2017 : 09:48:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao a Tutti,

Davide, il progettino che proponi, presenta 3 sostanziali difetti, il primo, come preannunciavo nei post precedenti, è quello di non effettuare una misura del vero valore rms della tensione di rete che solo in un regime puramente sinusoidale possiamo ricavare dal valore PP o P della tensione da misurare e come be sappiamo questa tensione, soprattutto in particolari condizioni, sinusoidale è ben lontano dall' esserlo, il secondo risiede nel fatto che non esiste nessuna prevenzione riguardo ai famosi blocchi di sistema (almeno io non lo vedo, tieni sempre presente che arduino non lo conosco) ed infine, il controllo della tensione con relativo adattamento che avviene in maniera pressochè istantanea (Federico richiedeva un controllo ogni 5 secondi o più, in ogni caso c'è comunque il controllo di isteresi)... per il resto nulla di male anzi..., con qualche piccolo ritocco, volendo, si può implementare quanto manca.

Visto che io sono di parte, avendo sempre lavorato con microchip, propongo la versione con pic, dove quanto richiesto sopra dovrebbe venire completamente soddisfatto. La stesura del codice è volutamente semplificata e non ottimizzata (in linea con il tutto il discorso fatto sin dall' inizio relativo alla comprensibilità). Il controllo relativo all' isteresi lo ho tralasciato di proposito, non avendo mai avuto a che fare con problematiche relative alla stabilità della tensione di rete, non idea di quale possa essere la scelta migliore tra un controllo di questo tipo oppure un controllo con tempi di campionamento più lunghi e valori mediati... effettuerà eventualmente le prove, se ne avrà voglia, Federico... in sostanza basta aumentare il numero di campionamenti per avere una finestra temporale maggiore sulla stima della media... Il programma dopo 2.3 Sec. Di eventuale blocco riprende automaticamente l' esecuzione.

Discorso arduino, sinceramente non sono un simpatizzante, anche se te lo tirano dietro, credo che sia solo un ottimo sistema di prototipazione rapida o apprendimento relativo alla piattaforma, dal punto di vista pratico, non mi sognerei neppure di notte di utilizzarlo per un progetto definitivo, anche solo amatoriale... in questo caso ad esempio, volendo utilizzarlo, non ne conoscerei il comportamento in caso RFI e disturbi impulsivi, d' accordo potrei curare ciò che sta fuori ma non mi tranquillizzerebbe a sufficienza... in fondo per 1.4 Euro al pezzo non credo si possa anche pretendere, in ogni caso nessuna polemica, sono considerazioni strettamente personali.

2 note ancora riguardo al sorgente allegato, purtroppo non ho molto tempo per giocherellare con queste cose di conseguenza il codice lo ho solo scritto molto di corsa e senza testarlo, anche se dovrebbe funzionare... Il micro da utilizzare è un pic16f877-20 o un 16f876-20, lo schema relativo è quello che trovate nel mio vecchio post (chiaro manca il display) per compilarlo bisognerà utilizzare da quanto ricordo, il compilatore hitech C V9.65 PL1 abbinato all' ambiente di sviluppo Mplab 8.40... occhio che con altre versioni mi pare di ricordare che cambino alcuni elementi relativi alla sintassi e la compilazione di conseguenza potrebbe non riuscire...

Federico se deciderai di implementarlo, disegnerò lo schema completo di tutte le parti mancanti relative alla protezione della logica, la tensione di ingresso la ho portata a 1V per 220, di conseguenza, volendo ricalcolare i limiti nei salti condizionati la formula è 1000/220*VSoglia e chiaramente il valore della tensione in uscita dal partitore resistivo dovrà essere regolata a 1 V RMS.

P.S Un led collegato a PORTC 7 segnala l' avvenimento di un blocco di sistema ripristinato, con qualche riga di codice in più è possibile implementare un preciso voltmentro TRUE RMS sia per Vin che Vout. Come dicevo il codice è scritto al volo per cui correggete pure...

Ciao a Tutti, Dave.

P.S. Per quelli a cui rodono le modifiche ai messaggi dico solo di non preoccuparsi... ho solo corretto la semantica... almeno ora si dovrebbe, + o -, capire tutto...

Stab.c.txt (2,62 KB)









Modificato da - ix1ixg in data 14/09/2017 22:54:18

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ik3umt

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Inserito il - 14/09/2017 : 17:03:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Grazie anche a te Dave, tempo permettendo avrei voglia di cimentarmi almeno una volta con le pic....
Provo a ordinarne una intanto








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ix1ixg

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Ciao Federico,

si provare non costa molto... come promesso ti allego gli schemi per le connessioni, al massimo se qualcosa non dovesse essere chiaro chiedi... Prima di spendere soldi vedi se riesci a compilare il codice.

P.S. Ho dimenticato di disegnare il led su portc 7... pensaci tu... mettigli in seria una R da 560 ohm, nel partitore R1-R2 sostituisci R1 con trimmer da 470 ohm con in serie un resistore da 270 ohm.


Ciao a Tutti, Dave.

Immagine:

41,18 KB


Immagine:

26,32 KB


Immagine:

12,5 KB








Modificato da - ix1ixg in data 14/09/2017 23:00:46

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iz2hfg

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Inserito il - 15/09/2017 : 09:43:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
Caro Dave,
Devo dire che "il nero genio del male" quale Cattivik dice di essere anche se poi in realtà combina una marea di casini.........non Ti si addice affatto!.
Per chi non l'avesse capito parlo dell'avatar ovviamente.

Hai realizzato tutto o quasi, quindi ora l'amico Federico deve "solo" realizzare il prototipo!

Bravo e complimenti anche per la pazienza...........

Un abbraccio!








Modificato da - iz2hfg in data 15/09/2017 09:49:52

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ik3umt

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Inserito il - 15/09/2017 : 10:47:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Si, è vero , i due Davidi si son dati da fare alla grande !!!

Direi quasi "pappa pronta" per me !!!

Del resto non ci sarei mai arrivato con questi due dispositivi ... magari con raspberry si









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IZ2UUF

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Inserito il - 15/09/2017 : 13:27:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
ix1ixg ha scritto:
Davide, il progettino che proponi, presenta 3 sostanziali difetti, il primo, come preannunciavo nei post precedenti, è quello di non effettuare una misura del vero valore rms della tensione di rete che solo in un regime puramente sinusoidale possiamo ricavare dal valore PP o P della tensione da misurare e come be sappiamo questa tensione, soprattutto in particolari condizioni, sinusoidale è ben lontano dall' esserlo, il secondo risiede nel fatto che non esiste nessuna prevenzione riguardo ai famosi blocchi di sistema (almeno io non lo vedo, tieni sempre presente che arduino non lo conosco) ed infine, il controllo della tensione con relativo adattamento che avviene in maniera pressochè istantanea (Federico richiedeva un controllo ogni 5 secondi o più, in ogni caso c'è comunque il controllo di isteresi)... per il resto nulla di male anzi..., con qualche piccolo ritocco, volendo, si può implementare quanto manca.


Ciao Dave.

Sinceramente è la prima volta che mi capita di sentirmi dire che il rispetto delle specifiche di progetto è considerato un errore!
Il "cliente" aveva chiesto un progetto Arduino che leggesse una tensione continua su una porta ADC e producesse un output binario su dei pin secondo delle soglie e questo ho realizzato. Per quanto riguarda poi il controllo ogni X secondi, basta chiamare la funzione ogni x secondi. E i "famosi blocchi di sistema" non so bene a cosa si riferiscano.
Che fosse assolutamente necessario un campionamento realtime della forma d'onda per calcolare l'RMS te lo sei inventato tu e hai fatto bene a considerare la cosa, anche se sinceramente, vista l'applicazione, non riesco a vederne i vantaggi: perfino il "cliente" stesso ha indicato come già abbia esperienza di misure simili e non abbia alcun bisogno di nulla di più accurato di quanto ha chiesto.
Gli svantaggi dell'overengineering invece sono più che evidenti: più roba da manutenere, più roba da capire, più roba da "non rompere" in caso di future modifiche, più roba che può contenere dei difetti nascosti.
Lo stesso tuo progetto su PIC ne è la prova:



Il metodo che usi per rilevare il crosspoint, cioè il punto zero della forma d'onda per cominciare il campionamento, è questo:

adcval=ReadADC(ADC);
if ((adcval > 508) && (adcval < 516))

Questo funziona solo se l'ADC riesce ad intercettare nelle sue misure campione, proprio quell'intervallo esatto. Lo può fare solo se le forme d'onda hanno rise time molto lento, come sinusoidi e simili. Se gli dai in pasto un'onda quadra, il tempo di rise è così basso che non riuscirà mai a beccarlo. Infatti se gli dai un'onda quadra, il tutto si inchioda inesorabilmente.

Il metodo corretto per intercettare il crosspoint sarebbe:

prevAdcval = adcval;
adcval=ReadADC(ADC);
if ((adcval & 512) != (prevAdcval & 512))

All'ingresso della funzione adcval va inizializzato con: adcval=ReadADC(ADC)

Comunque quello che non c'è... non si rompe!

Ciaoo
Davide








Modificato da - IZ2UUF in data 15/09/2017 13:45:59

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ik3umt

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Inserito il - 15/09/2017 : 15:02:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Domanda o.t. :

La tensione di 230v misurata dal tester vulgaris e' quella efficace, cioe' Vpp x 0,707 ( o Vpp diviso radice di due )

Come fanno i voltmetri a lancetta a misurare la efficace e non la pp ?

Domanda n. 2 :

Ma se i 50 Hz raddrizzati e livellati da un condensatore, su un carico resistivo molto alto danno il valore di picco, perche' la lettura di questo valore diviso 1,41 non dovrebbe essere affidabile ??

Ovvero , ho un trasformatore che ha un rapporto di 100:1
ingresso 230V (eff) uscita 2,3v (eff) , ponte-condensatore leggo 3,252v (PP)

Se invece leggo 3,4v calcolo (3,4 / 1.41) x 100 so che al primario del trasformatore ci sono 240v.

Perche' rompersi le scatole a fare dei sample sull'alternata ??








Modificato da - ik3umt in data 15/09/2017 15:12:40

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IZ2UUF

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Inserito il - 15/09/2017 : 15:44:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
ik3umt ha scritto:

Domanda o.t. :

La tensione di 230v misurata dal tester vulgaris e' quella efficace, cioe' Vpp x 0,707 ( o Vpp diviso radice di due )

Come fanno i voltmetri a lancetta a misurare la efficace e non la pp ?

Domanda n. 2 :

Ma se i 50 Hz raddrizzati e livellati da un condensatore, su un carico resistivo molto alto danno il valore di picco, perche' la lettura di questo valore diviso 1,41 non dovrebbe essere affidabile ??

Ovvero , ho un trasformatore che ha un rapporto di 100:1
ingresso 230V (eff) uscita 2,3v (eff) , ponte-condensatore leggo 3,252v (PP)

Se invece leggo 3,4v calcolo (3,4 / 1.41) x 100 so che al primario del trasformatore ci sono 240v.

Perche' rompersi le scatole a fare dei sample sull'alternata ??



Mah, non lo so perché rompersi le scatole a campionare l'alternata di rete.
I tester da quattro soldi usano un rettificatore e con un calcolo matematico mostrano la tensione RMS supponendo che il segnale sia sinusoidale. Se è molto diverso da una sinusoide, i dati possono essere falsati. Quelli definiti True-RMS invece misurano l'RMS della forma d'onda che ricevono. Quelli a lancette fanno lo stesso (rettificatore) ma poi la scala è stampata in modo che si legga il voltaggio RMS supponendo una sinusoide.

Ho misurato la tensione delle mie prese con tre diversi DMM:

Immagine:

88,47 KB

L'HP 34401A è un top di gamma HP che misura la True-RMS. Quello giallo è un tester cinese comprato in fiera a 5€. Fai tu.

Ciaoo
Davide








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ix1ixg

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Inserito il - 15/09/2017 : 15:54:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao a Tutti,

Franco, grazie come sempre per l' apprezzamento, l' avatar rappresenta una faccia della moneta... il mio tempo dedicato al forum verte sempre verso lo stimolo, un approccio piuttosto simile a quello a adottato da te e da pochi altri, un approccio che vorrebbe cercare di contribuire alla crescita “culturalmente tecnica” della categoria, in tempi in cui la conoscenza di base sembra essere passata in secondo piano.

Federico, spero che tutto il discorso ti sia stato utile per apprendere qualche nuovo concetto... il resto anche se gratificante passa sempre in secondo piano...


Davide, che dire, nella vita c' è sempre una prima volta... Ok per la tensione continua che Federico voleva leggere, peccato che la tipologia di misurazione adottata per quella modalità non produca i risultati sperati per i motivi che ho prima spiegato... Dovendo adottare tale accessorio per un amplificatore valvolare è abbastanza ovvio che la parte del tubo che si vuole preservare sia il filamento, il controllo della tensione per tale porzione di tubo deve essere necessariamente precisa nel suo valore medio.

Se volevi rispettare nel dettaglio le richieste di Federico, allora dovevi spiegare a LUI dove aggiungere delay(XmS)... io una mezza idea ce la ho...

I blocchi di sistema di cui stò parlando, sono relativi a tutti i sistemi dotati di uPc, questi dispositivi sono molto sensibili ad impulsi elettrici ed elettromagnetici che ne provocano inspiegabilmente il blocco dell' esecuzione del programma, per ovviare a tali inconvenienti, esistono diverse metodologie, la prima è appunto curare la parte HW in modo da schermare adeguatamente la logica da queste interferenze la seconda, è quella di implementare nel codice l' utilizzo del watchdog timer, un timer indipendente interno al uPc che resetta il programma principale in caso di blocco dello stesso. Chiusura e apertura dei contatti di un relè attraversati da tensione e corrente richiesti in questo progetto, posso assicurarti che bloccano in maniera assoluta qualsiasi micro posto a qualche centimetro di distanza, nel caso che le precauzione sopra descritte non vengano adottate.

Davide, io non ho inventato nulla, non ho molta fantasia... mi sono solo limitato ad adottare un metodo al limite delle possibilità di un uPc sprovvisto di dsp... i vantaggi in questo caso, sono diversi... il primo lo hai citato tu stesso: ”quello che non c'è non si rompe”... non leggendo il valore quadratico medio della tensione dovrai adottare un dispositivo che lo faccia al tuo posto, esistono chip appositi che eseguono questo servizio, ma sono molto più soggetti a rotture dei pochi componenti passivi che ho pensato di utilizzare io... come avrai avuto modo di constatare nella tua cariera professionale, molto spesso conta poco la presunta esperienza dei clienti per tutta una serie di motivi... in questo caso, lo ho ormai spiegato varie volte, poco conta un valore di tensione RMS derivato da un valore PP dove la forma d' onda non è puramente sinusoidale, la potenza che scalda il filamento è media, e questa in questo caso deve essere valutata... per tutti gli altri sistemi da misurare probabilmente questo non era un requisito, questo io non posso saperlo...

Riguardo all' overengineering, in questo caso ci trovo solo dei benefici... faccio tutto con 1 solo micro, il resto manca o è passivo, meno di così... per la manutenzione difficoltosa, di quali difficoltà stiamo parlando ? Una 20ina di righe di codice che non hanno neppure bisogno di essere commentate... riguardo ai difetti nascosti, mi racconti la storia della mia vita... ti riporto quanto ho scritto nel post relativo alla metodologia utilizzata per la misura che trovi qui:

http://www.arifidenza.it/forum/topi...IC_ID=299969

“Quanto pubblicato lo lascio sviluppare ulteriormente a voi, chi è capace di leggere il codice si renderà subito conto della limitazione del dispositivo in presenza di fronti di salita e discesa troppo rapidi, ma con la classica forma d' onda, anche molto distorta, presente sulla rete elettrica problemi non se ne presentano...”

come vedi nulla di nascosto, nessun segreto, tutte cose già spiegate e ben valutate...

Vedi Davide, i miei interventi sul forum, non vengono certamente effettuati con l' intento di mostrare a qualcuno quanto sono bravo o quanto sono bello, non rientra nel mio stile e soprattutto non mi è utile... non intervengo con l' intento di offrire soluzioni perfette ed implementabili, questo per il semplice fatto che non sarebbe utile alla comunità amatoriale, anzi... come avrai notato in molti casi (questo compreso) le informazioni offerte risultano, di proposito, a livello pratico, SEMPRE migliorabili... questo per offrire la possibilità a chi legge di “accendere il cervello” ed impegnarsi a capire e a cercare di colmare le lacune volutamente lasciate... Il targhet principale in questo contesto dovrebbe sempre essere la comprensione, anche a costo di scrivere codice più pesante o con delle imperfezioni, dettagli comunque sempre chiaramente indicati. Le persone che frequentano il forum, non sono clienti da soddisfare, ma persone che vogliono imparare capire e ragionare (almeno così voglio sperare in quanto radioamatori e sperimentatori) fornire un prodotto finito e perfetto ad una simile categoria non servirebbe a nulla... Come volevo lasciar intendere nel thread precedente, chi ha voglia di impegnarsi almeno un poco trova il giusto spunto per ottenere un “prodotto” perfetto, chi vuole solo copiare o trovare la pappa pronta “casca male”


Federico, in breve, la regola è valida solo per tensioni con andamento perfettamente sinusoidale, la tensione di rete non lo è... non per nulla vengono venduti voltmetri TRUE RMS... ci sono dei casi in cui è necessario conosce il valore rms vero della tensione, uno di quei casi è quello relativo ai filamenti dei tubi, soprattutto quando molto costosi.


Ciao a Tutti, Dave.








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ix1ixg

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Inserito il - 15/09/2017 : 16:49:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Aggiungo tanto per chiarire...

I voltmetri a lancetta non utilizzano, in questo senso specifico ”la correzione della scala" ma l' inerzia stessa dello strumento che porta ad avere una lettura media del valore... utilizzando tensioni con andamento quadro la lettura rimane corretta per questo motivo... non si si suppone nessuna sinusoide...

I TrueRms per concetto misurano la temperatura dissipata da un resistore sottoposto alla tensione derivandone il reale valore quadratico medio della tensione ad esso applicata...

Fede, con il circuito ponte di diodi condensatore il valore di lettura sarà sempre PP, il valore PP di una tensione alternata con forma d' onda quadra con duty ciycle del 90% sarà identico a quello prodotto con un duty cycle del 10%, esattamente identico a quello prodotto da una forma d' onda sinusoidale... il valore RMS NO le tre possibilità, scalderanno in maniera differente il resistore applicato alla termocopia... risulta abbastanza intuitivo che applicare una tensione continua per più tempo ad un resistore ne fa aumentare proporzionalmente la temperatura...

Questo è il motivo per cui esistono voltmetri truerms e ci si sbatte per ottenere valori di tale tipo...

Chiaramente bisogna avere in mente i motivi che richiedono tale valore, come dicevo temperatura del catodi di un tubo è un esempio... lascio a voi trovare gli altri...

Concetti, non ipotesi o supposizioni.

Modifica: con valore PP usato un po' impropriamente intendo il massimo valore raggiunto in una delle 2 semionde positivo o negativo non importa questo a causa della presenza del ponte raddrizzatore.

Ciao a Tutti, Dave.









Modificato da - ix1ixg in data 15/09/2017 18:25:54

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ik3umt

oltre 5000 messaggi sul Forum


Inserito il - 28/09/2017 : 17:40:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3umt Invia a ik3umt un Messaggio Privato
Scusa se riprendo solo ora il thread,

Ho capito quello che vuoi dire con le letture true-rms, direi pero' che il caso non necessita di cotale precisione, visto la "grossolanita" di un tubo con filamento alimentato diretto e alimentazione al suo primario che attualmente va da 180V a 220

La risoluzione di un voltmetro "tre volts in piu' tre volts in meno" mi sta bene, tanto devo regolare step di 6v in aggiunta ad un valore di rete che va appunto da 180 a 220 (mai andato oltre....)

E' sufficiente qualcosa che mi dica piu' o meno "dove mi trovo" e provveda all'intervento.

Per il momento ho "buttato su" un controller per i rele' al volo , e visto che qui avanza qualche beaglebone ( http://beagleboard.org/bone-original ), l'ho installata all'interno, non si sa che mi serva per qualche altro motivo....



Grazie mille per tutte le info !!








Modificato da - ik3umt in data 28/09/2017 17:42:21

  Firma di ik3umt 
Perche' i migliori DX sono tutti in FT8 ?
Big guns ?? : Un dipolo su una canna da pesca !
*** Del new-one rimani senza , se passi il tempo su Ari Fidenza ***
73 de Federico - ik3umt@gmail.com



La stazione : http://www.ir3ip.net/ik3umt/hf.html

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