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Autore Discussione  

iz2ddy

oltre 2000 messaggi sul Forum


Inserito il - 14/12/2018 : 10:33:19  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2ddy Invia a iz2ddy un Messaggio Privato
Purtroppo vedo dalla dashboard del mio repeater che in D-STAR la maggior parte degli OM usa il telefonino per fare qso. A parte la qualità delle modulazioni che, in generale, e' piuttosto scarsa, trovo piuttosto "triste" questa nuova usanza...andate su Skype, su whattsapp, ecc....esorterei a riutilizzare le care e vecchie radio...mio parere personale..

73 de IZ2DDY EMILIO






 Firma di iz2ddy 

LIFE is too short for qrp!

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Lodi  ~ Città: Lodi  ~  Messaggi: 2244  ~  Membro dal: 10/12/2004  ~  Ultima visita: 08/04/2024

IW2IBG

oltre 50 messaggi sul Forum



Inserito il - 14/12/2018 : 11:55:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IW2IBG Invia a IW2IBG un Messaggio Privato
Caro Riccardo, quanta ragione hai!
Le sere passate in QSO con ruote che si ingigantivano e ritraevano come i funghi nel paese delle meraviglie di Alice... Controllare le stazionarie in modo quasi maniacale... Ascoltare i "vecchi" del mestiere che parlavano di accorgimenti e segnarli su un foglio per poi cercare di rifarli... e poi scoprire che, spesso, erano...
Ora SMS, messaggini, social, emoticons, immagini... La comunicazione è cambiata!
Il volere essere presenti ovunque e comunque.
Il piacere di un QSO viene quasi neutralizzato dalla fretta; magari solo per poi piazzarsi davanti alla TV e guardare la De Filippi... "tanto dal divano al massimo posso accedere con il telefonino."
La colpa, però, è anche nostra: la rincorsa al DX al Country, al Contest dimenticando quanta democrazia c'è nel nostro fare radio: uno alla volta parla e gli altri ascoltano attendendo il proprio turno per esprimersi: la ruota. Il Cerchio rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione, ciò che non ha rottura e cesura. Emblema tradizionale di ciò che non ha inizio né fine, formato da una linea unica le cui estremità si ricongiungono per annullarsi l’una nell’altra.
Buone Feste
73
Cristian






  Firma di IW2IBG 
Cristian
ARI Milano

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: Milano  ~  Messaggi: 81  ~  Membro dal: 12/03/2016  ~  Ultima visita: 26/05/2023 Torna all'inizio della Pagina

I4YFC

oltre 2000 messaggi sul Forum



Inserito il - 14/12/2018 : 13:16:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4YFC Invia a I4YFC un Messaggio Privato
Sono totalmente d'accordo !
Nella mia città (Piacenza) la sera non riusciamo a fare un QSO perché la gente guarda la TV e poi va a letto...

Nessuno usa più le radio

Negli anni 70, quando c'era solo la RAI e le trasmissioni terminavano a mezzanotte (e il TVI era purtroppo scontato ed inevitabile) aspettavamo tutti che la RAI chiudesse le trasmissioni e poi iniziavano i QSO che andavano avanti spesso fino a notte inoltrata...

Invece ora sembra che la massima passione dei colleghi piacentini (ma anche di tutti gli altri...) sia........ andare a caccia di sonde !!!!!

Stiamo attenti perché se le nostre bande restano vuote.... qualcuno più potente di noi, potrebbe chiederne l'attribuzione.....

Meditate gente..... meditate, e..... fatevi sentire !






  Firma di I4YFC 


i4YFC - Fabrizio
A.R.I. Piacenza - www.aripc.it
member since 1975
A.R.I. Honor Roll #978

"RADIOAMATEUR FOREVER"

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Piacenza  ~  Messaggi: 2004  ~  Membro dal: 22/05/2013  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

iw2cye

oltre 5000 messaggi sul Forum


Nota: 

Inserito il - 14/12/2018 : 18:28:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw2cye Invia a iw2cye un Messaggio Privato
Sarà forse anche perchè non si ha gran voglia di spendere 300/400€ se non di più per una radio digitale.
Il telefono c'è già, ci si collega e ci si diverte lo stesso.

Io sono uno di quelli che ha speso quasi 700€ per comprare l' ID 880 ai tempi, ed ora lo uso in macchina in analogico perchè il digitale è una "chimera", per usare un eufemismo.








  Firma di iw2cye 
--... ...-- Sergio -.- -.-
iw2cye at libero dot it
https://www.youtube.com/watch?v=_VHGF4mN_k8

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Sondrio  ~ Città: Novate Mezzola  ~  Messaggi: 6603  ~  Membro dal: 15/12/2005  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

IN3ECI

oltre 3000 messaggi sul Forum


Nota: 

Inserito il - 14/12/2018 : 18:32:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
IW2IBG ha scritto:
(...) quanta democrazia c'è nel nostro fare radio: uno alla volta parla e gli altri ascoltano attendendo il proprio turno per esprimersi: la ruota. Il Cerchio rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione, ciò che non ha rottura e cesura. Emblema tradizionale di ciò che non ha inizio né fine, formato da una linea unica le cui estremità si ricongiungono per annullarsi l’una nell’altra. Buone Feste 73 Cristian

.. mi piace il quadretto aulico che hai dipinto. E' una rappresentazione molto originale e naif di una ruota camionara. Purtroppo quello che non ha ne inizio ne fine e che poi "si annullano l'una nell'altra" sono esclusivamente le stupidaggini che si ascoltano. Direi che siamo fin troppo comprensivi a utilizzare una tecnologia avanzata come quella di uno smartphone per riprodurre simili nefandezze.. Sono i contenuti che mancano: i ripetitori trasmettono esclusivamente infinite serie di micidiali sbadigli.. francamente la De Filippi diventa clamorosamente una alternativa allettante alla narcolessia radioamatoriale radiofonica..

Ai tempi dei CB partecipare ad una ruota era l'unica alternativa ai libri o alle serate nelle sedi radioamatoriali per ottenere informazioni fresche e rapide da una discreta quantità di persone concentrate su un tema. Nessun altro hobby poteva disporre di un simile canale di informazioni e permettere un contatto diretto tra persone gratis ed immediato senza dipendere dalle (care) telefonate urbane a tempo di una volta. Oggi chi si ostina a rimanere ancorato al calamaio e ad utilizzare la radio come strumento alternativo a whatsup è un perdente ed un illuso.










  Firma di IN3ECI 
FT-817 + Dolomiti.. what else ? http://www.in3eci.it IQRP 834 http://aprs.fi/#!mt=roadmap&z=16&ca...00&tail=3600

...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Bolzano  ~ Città: BOLZANO  ~  Messaggi: 4491  ~  Membro dal: 27/09/2009  ~  Ultima visita: 10/06/2022 Torna all'inizio della Pagina

iw2fiv

oltre 1000 messaggi sul Forum



Inserito il - 17/12/2018 : 11:05:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw2fiv Invia a iw2fiv un Messaggio Privato
IN3ECI

posso condividere anzi condivido il tuo poco prosaico punto di vista ma a questo punto mi chiedo ma perchè uno deve "fare" il radioamatore per poi non usare la radio?

Usi i social e via.

Certo il livello tecnico dei radioamatori è decisamente basso al punto che molti non sanno saldare un PL o decidere da soli quale sia il cavo con la minore attenuazione pur avendo le tabelle davanti.

Nel milanese i ponti analogici sono praticamente deserti tanto è che ho sostituito il taxi e non ho reinstallato il bibanda forse a primavera lo farò.

Il DMR mi ha rotto per le faide assurde in atto basta vedere un ultimo post in tema qui su ARIFI.

Saluti Carlo



IN3ECI ha scritto:

IW2IBG ha scritto:
(...) quanta democrazia c'è nel nostro fare radio: uno alla volta parla e gli altri ascoltano attendendo il proprio turno per esprimersi: la ruota. Il Cerchio rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione, ciò che non ha rottura e cesura. Emblema tradizionale di ciò che non ha inizio né fine, formato da una linea unica le cui estremità si ricongiungono per annullarsi l’una nell’altra. Buone Feste 73 Cristian

.. mi piace il quadretto aulico che hai dipinto. E' una rappresentazione molto originale e naif di una ruota camionara. Purtroppo quello che non ha ne inizio ne fine e che poi "si annullano l'una nell'altra" sono esclusivamente le stupidaggini che si ascoltano. Direi che siamo fin troppo comprensivi a utilizzare una tecnologia avanzata come quella di uno smartphone per riprodurre simili nefandezze.. Sono i contenuti che mancano: i ripetitori trasmettono esclusivamente infinite serie di micidiali sbadigli.. francamente la De Filippi diventa clamorosamente una alternativa allettante alla narcolessia radioamatoriale radiofonica..

Ai tempi dei CB partecipare ad una ruota era l'unica alternativa ai libri o alle serate nelle sedi radioamatoriali per ottenere informazioni fresche e rapide da una discreta quantità di persone concentrate su un tema. Nessun altro hobby poteva disporre di un simile canale di informazioni e permettere un contatto diretto tra persone gratis ed immediato senza dipendere dalle (care) telefonate urbane a tempo di una volta. Oggi chi si ostina a rimanere ancorato al calamaio e ad utilizzare la radio come strumento alternativo a whatsup è un perdente ed un illuso.









  Firma di iw2fiv 
“E se tutti quanti accettavano la menzogna imposta dal Partito, se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera. “Chi controlla il passato” diceva lo slogan del Partito “controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.”

G. Orwell 1984

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: Milano  ~  Messaggi: 1809  ~  Membro dal: 10/03/2005  ~  Ultima visita: 14/04/2024 Torna all'inizio della Pagina

IN3ECI

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Nota: 

Inserito il - 17/12/2018 : 13:50:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
iw2fiv ha scritto:

IN3ECI
posso condividere anzi condivido il tuo poco prosaico punto di vista ma a questo punto mi chiedo ma perchè uno deve "fare" il radioamatore per poi non usare la radio? Usi i social e via.


...hai proprio centrato il motivo per cui il radiantismo scomparirà tra poco, e riesco, perfino io, a dirlo con amarezza : se i tanto bistrattati social che non frequento, ma dai contenuti pari a zero, sono preferibili al roteare del dito indice premuto nel VFO, significa che non si è saputo rinnovare l'interesse verso un passatempo che riesce anche ad apparire interessante. E non è colpa dei social: esistono molti hobby ed attività floridissime che convivono tranquillamente con facebook e compagnia, anzi ne hanno tratto giovamento e spunti di interesse..

peccato lasciare morire così le conseguenze di una lucrosa intuizione di un imprenditore bolognese..









Modificato da - IN3ECI in data 17/12/2018 15:43:16

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...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

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I4YFC

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Inserito il - 25/12/2018 : 02:09:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4YFC Invia a I4YFC un Messaggio Privato
[red]IN3ECI ha scritto:...hai proprio centrato il motivo per cui il radiantismo scomparirà tra poco........

peccato lasciare morire così le conseguenze di una lucrosa intuizione di un imprenditore bolognese.. [/b]



Io non so se il radiantismo scomparirà o no, ma sono certo che non scompariranno i radioamatori fintanto che ci sarà chi per puro hobby e spirito..appunto... radiantistico, si diletterà a collegare altrettanti amici in giro per il mondo.
E se i radioamatori non moriranno.. con essi sopravviverà lo spirito radiantistico !

PS:
E poi scusami ma definire la RADIO una "lucrosa intuizione di un imprenditore bolognese" mi pare offensivo e sminuente nei confronti di Marconi, primo perché quando fece i suoi esperimenti era un giovane studioso e non un imprenditore e poi perché non mi pare corretto paragonare l'invenzione della RADIO al pari dell'invenzione del.. MOPLEN..!

Saluti e Buon natale !!






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i4YFC - Fabrizio
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IN3ECI

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Nota: 

Inserito il - 25/12/2018 : 10:44:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
i4yfc ha scritto:
PS: E poi scusami ma definire la RADIO una "lucrosa intuizione di un imprenditore bolognese" mi pare offensivo e sminuente nei confronti di Marconi, primo perché quando fece i suoi esperimenti era un giovane studioso e non un imprenditore e poi perché non mi pare corretto paragonare l'invenzione della RADIO al pari dell'invenzione del.. MOPLEN..! Saluti e Buon natale !!


Buon Natale!
...di solito solo chi è giovane e studioso riesce a scovare idee innovative per far soldi. a 50 anni diventa molto più difficile. Marconi ha sviluppato questa sua idea pensando proprio a come risolvere un problema dell'epoca. il cablaggio via cavo di tutto era già considerata una idea improponibile. Aver capito che si potevano risparmiare metricubi di soldi evitando di stendere cavi sottomarini ma utilizzando qualcosa che c'è già, l'aria, per trasmettere messaggi è stata l'intuizione che lo ha reso un grande imprenditore di successo e giustamente ricchissimo.. e se ne è accorto, guarda caso, uno stato estero come al solito, in Italia figuriamoci...

Se appena un anno dopo essere riuscito a trasmettere un segnale a 3Km corre a Londra a registrare un brevetto per la telegrafia senza fili, significa che l'indole da imprenditore era già matura in lui e voleva essere sicuro che nessuno potesse soffiargli l'idea... solo tre anni più tardi era dirigente di 3 stabilimenti di produzione. Marconi aveva circa 25 anni (alla faccia del "giovane studioso", se penso ai vent'enni di oggi.. mah...)

Tre anni più tardi avrà già fondato la Radio Corporation of America cioè l'odierna RCA casa discografica...
senza contare che quasi parallelamente ha fondato anche la " Marconi International Marine Communication Company, il cui unico scopo era quello di gestire una licenza esclusiva per tutti gli usi marittimi: essa accettò di distribuire le sue invenzioni agli armatori navali soltanto assieme a radio-operatori appositamente addestrati nei suoi centri e forniti solo assieme alle sue radio ( costruite in esclusiva nelle sue fabbriche).

La potenza coloniale britannica aveva il monopolio delle comunicazioni "terrestri" che erano fondamentali per il controllo delle colonie in giro per il mondo ed era ovviamente un privilegio gelosamente custodito, dal Post Office inglese.
Marconi capì che le navi potevano disporre di una propria apparecchiatura sul mare; le navi potevano comunicare tra di loro e si potevano stabilire le comunicazioni tra mare e terra. Quindi il nostro Guglielmo è riuscito ad aggirare il monopolio britannico sulle comunicazioni "terrestri" realizzandone uno da zero sulle comunicazioni questa volta "marittime".. e senza pestare i piedi alle super-potenze che avrebbero potuto distruggere facilmente il suo impero economico nascente.

...se non è un imprenditore un personaggio così..
in effetti non è corretto paragonare il moplen alla radio: ha fatto molti più soldi lui dell'inventore del moplen ( che è un chimico, anche lui italiano, Giulio Natta) , questo è sicuro..








Modificato da - IN3ECI in data 25/12/2018 10:50:22

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...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

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ik4yaz

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Inserito il - 25/12/2018 : 14:49:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik4yaz  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  ik4yaz Invia a ik4yaz un Messaggio Privato

Purtroppo vedo dalla dashboard del mio repeater che in D-STAR la maggior parte degli OM usa il telefonino per fare qso. A parte la qualità delle modulazioni che, in generale, e' piuttosto scarsa, trovo piuttosto "triste" questa nuova usanza...andate su Skype, su whattsapp, ecc....esorterei a riutilizzare le care e vecchie radio...mio parere personale..

73 de IZ2DDY EMILIO

Buon Natale a tutti.
Emilio mi senbra il caso di dire "da quale pulpito viene la predica"

sarebbe come dare il barattolo della nutella in mano ad un bambino e poi lamentarsi perchè l'ha mangiata, se in vece di stare a fare c*****e con Dstar c4fm e quant'altro ,le "ruote" ritornaste a farle in analogico in ssb ,o in fm come sarebbe naturale fare forse ci sarebbe meno gente che usa il cellulare , poi per dire e ascoltare quello che si sente su di un ponte radio basta anche un cinesino da 40€ molto meno del costo di un cellulare di fascia bassa, insomma inutile lamentarsi se la tecnologia ci mette a disposizione certi strumenti e la gente li usa, se non si vuole che questo accada, non bisogna creare lo strumento,personalmente non uso questi sistemi e per potrebbero ruspare giù tutti i ponti anche subito,tolto il dente tolto il male,ma rimane tutto a livello personale, però rimane il fatto che se tu stesso metti un ponte un nodo o qualunque altra cosa che ti dia la possibilità di accedervi tramite cellulare,perchè poi ti lamenti se la gente lo fa?
73






  Firma di ik4yaz 
IK4YAZ FABRIZIO
ARI ? no grazie!
https://ik4yaz.jimdo.com/

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iz2ddy

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Inserito il - 25/12/2018 : 22:42:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2ddy Invia a iz2ddy un Messaggio Privato
Scusa Fabrizio, ma il mio non è stato un lamento ma un parere del tutto personale.cedo che la tecnologia debba far parte del background di un radioamatore, ergo trovo assai limitante dire no al digitale, no alle nuove tecnologie, no all'sdr, ecc...Certo, a mio parere, e ripeto, a mio parere, tutto lecito, tutto ben accetto purché ci sia la parvenza dello strumento che ci caratterizza, la radio, grossa, piccola, digitale, analogica ecc....
La penso allo stesso modo sul discorso remotizzazione. Sono anni che remotizzo, all'occorrenza, la mia stazione, ma, sempre con una radio, o meglio, con un frontalino che implementa tutti i comandi di una radio tradizionale, e non con il puro PC, poi ognuno faccia come meglio crede...per me è solo una questione di....poesia.

73 de IZ2DDY. EMILIO



ik4yaz ha scritto:


Purtroppo vedo dalla dashboard del mio repeater che in D-STAR la maggior parte degli OM usa il telefonino per fare qso. A parte la qualità delle modulazioni che, in generale, e' piuttosto scarsa, trovo piuttosto "triste" questa nuova usanza...andate su Skype, su whattsapp, ecc....esorterei a riutilizzare le care e vecchie radio...mio parere personale..

73 de IZ2DDY EMILIO

Buon Natale a tutti.
Emilio mi senbra il caso di dire "da quale pulpito viene la predica"

sarebbe come dare il barattolo della nutella in mano ad un bambino e poi lamentarsi perchè l'ha mangiata, se in vece di stare a fare c*****e con Dstar c4fm e quant'altro ,le "ruote" ritornaste a farle in analogico in ssb ,o in fm come sarebbe naturale fare forse ci sarebbe meno gente che usa il cellulare , poi per dire e ascoltare quello che si sente su di un ponte radio basta anche un cinesino da 40€ molto meno del costo di un cellulare di fascia bassa, insomma inutile lamentarsi se la tecnologia ci mette a disposizione certi strumenti e la gente li usa, se non si vuole che questo accada, non bisogna creare lo strumento,personalmente non uso questi sistemi e per potrebbero ruspare giù tutti i ponti anche subito,tolto il dente tolto il male,ma rimane tutto a livello personale, però rimane il fatto che se tu stesso metti un ponte un nodo o qualunque altra cosa che ti dia la possibilità di accedervi tramite cellulare,perchè poi ti lamenti se la gente lo fa?
73






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LIFE is too short for qrp!

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ik4yaz

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Inserito il - 25/12/2018 : 23:28:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik4yaz  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  ik4yaz Invia a ik4yaz un Messaggio Privato
Emilio, rimane sempre il fatto che, la tecnologia permette anche di fare un "qso" con il cellulare,dal primo momento che esiste questa possibilità c'è chi la usa,e come guardare un uomo che sta con una bella donna ,a me non provoca piacere, ma c'è chi paga per questo,non sono contro la tecnologia e l'innovazione anzi che ben venga,ma per quel che riguarda la radio sono all'antica, già parlare di remotizzazione per me è uguale a guardare il tipo sopracitato,ma del resto non siamo tutti uguali,e nessuno è criticabile,il tuo parere potrebbe essere condivisibile ,e per me lo è, ma altrettanto inutile, esiste il sistema,il quale genera effetti fra i quali quello di fare "radio" con uno smartphone,de gustibus,io preferisco essere l'attore principale e non lo spettatore





Modificato da - ik4yaz in data 25/12/2018 23:33:28

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IK4YAZ FABRIZIO
ARI ? no grazie!
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IN3ECI

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Nota: 

Inserito il - 26/12/2018 : 09:14:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3ECI Invia a IN3ECI un Messaggio Privato
ik4yaz ha scritto:

Emilio, rimane sempre il fatto che, (...) ,non sono contro la tecnologia e l'innovazione anzi che ben venga,ma per quel che riguarda la radio sono all'antica, (...) io preferisco essere l'attore principale e non lo spettatore


condivido il tuo pensiero. Penso però che il malessere, il disagio che tutti percepiamo in misura sempre crescente riguardo il nostro hobby, sia la mancanza di contenuti e di significato. Ci vengono forniti strumenti spacciati per innovativi e risolutivi, possiamo disporre di tecnologie per rastrellare QSO che nemmeno capiamo bene fino in fondo, impossibili da analizzare, non riusciamo nemmeno a comprendere la ricerca che ci sta dietro ad un semplice palmare cinese..

La realtà è che le radio le utilizziamo allo stesso modo di 50 anni fa. non si fa più ricerca. non c'è più innovazione. E' anche vero che ormai gli ultimi ritrovati per convincerci all'acquisto delle radio sono solo variazioni sul tema.. dopo la supereterodina a 3-4 conversioni non si è scoperto più nulla di veramente eclatante che possa dare motivo di ricerca e stimolo. Non esiste la ricerca nel nostro campo, solo verificare che quello che abbiamo acquistato funzioni davvero come promesso dal PDF che reclamizzava la radio desiderata. Per le antenne è la stessa cosa: è un continuo adattamento di antenne acquistate per farle lavorare bene sopra i nostri tetti.. niente altro che questo. tutti sappiamo ormai che gli 80m ed i 160 sono bande invernali e che i 60m appena arrivati avranno caratteristiche medie tra i 40m e gli 80m..
L'unica cosa che ancora desta la nostra curiosità è provare i ripetitori per verificare di riuscirli ad aprire dal nostro QTH osservando compiaciuti s-meter che risponde, invariabilmente da anni, 9+30. Mancano i contenuti, manca una legittimazione sociale al nostro hobby, manca una considerazione di noi stessi, mancano argomenti di cui parlare via radio, apriamo continuamente nuovi ponti nell'illusione di sentire qualcuno parlarci dentro. ci sentiamo disperatamente soli non percepiamo una coesione sociale e nemmeno una solidarietà tra di noi anche se il nostro hobby ha come vocazione la comunicazione tra le persone. Gli SWL per scelta, ormai, sono la maggior parte di chi possiede una radio.. non va bene così. Si percepisce un certo imbarazzo ad iniziare una conversazione per primi.

gli attori sono spariti, il palco è vuoto e ci sono solo spettatori muti in sala..

E' cambiata la mentalità e la cultura: se è stato necessario realizzare "snapchat" oltre che "whatsup" cioè un social dove quello che si scrive si cancella dopo pochi minuti, significa che non abbiamo nemmeno più il coraggio di ciò che affermiamo pubblicamente.. abbiamo paura di scriverlo sul nostro telefono, figuriamoci quanta ne abbiamo a dichiarare il nostro pensiero pubblicamente davanti ad una platea di persone reali che ci sta ascoltando.. è puro terrore..

Già su ARI fidenza si leggono dei contorsionismi tipo : "il mio parere sarebbe questo ma è solo la mia opinione che riguarda me e posso dire tutto ed il contrario di tutto, qui lo dico e qui lo nego, ma potrebbe anche essere valido oppure no.. ognuno può dire quello che vuole ecc ecc.. " ..grande indice di insicurezza! tipico dei tempi in cui viviamo. parlare con la radio è come recitare su un palco. bisogna essere convinti delle proprie capacità altrimenti è meglio stare zitti. E' proprio quello che sta succedendo ma non è positivo sopratutto per la sopravvivenza del nostro hobby che si basa sulle relazioni sociali. il nostro gioco consiste nel parlare con gli altri, riuscire dire "ciao!" a persone sconosciute e che rimarranno sconosciute, distanti migliaia di chilometri. se questo ci mette in imbarazzo, se questo ci fa provare vergogna e disagio, allora è meglio cambiare hobby ( e come in effetti sta sempre di più succedendo) .. utilizzare l'asettico "cinquenove-avanti-il-prossimo" o FT8 sono maschere che ci permettono di affrontare la paura di parlare in faccia, dal vivo, con altre persone.
In ascensore preferiamo leggere la portata massima e la capienza piuttosto che scambiare due parole con lo sconosciuto che sta facendo la nostra stessa strada per qualche piano.. non prendiamoci più in giro.. parlare ad un microfono sta assumendo connotati terrorizzanti..









Modificato da - IN3ECI in data 26/12/2018 09:24:03

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FT-817 + Dolomiti.. what else ? http://www.in3eci.it IQRP 834 http://aprs.fi/#!mt=roadmap&z=16&ca...00&tail=3600

...VOLEVO CHIEDERE UNA COSA A QUELLI CHE SANNO SEMPRE TUTTO:L'HO CHIUSA LA MACCHINA ??

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Bolzano  ~ Città: BOLZANO  ~  Messaggi: 4491  ~  Membro dal: 27/09/2009  ~  Ultima visita: 10/06/2022 Torna all'inizio della Pagina

IN3TGS

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Inserito il - 03/01/2019 : 00:26:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3TGS Invia a IN3TGS un Messaggio Privato
Caspita Andrea IN3ECI, un'analisi spietata, ma ritengo purtroppo assolutamente fondata. Ti quoto al 100%, anche se lo faccio con amarezza .

73, Andrea IN3TGS




IN3ECI ha scritto:

ik4yaz ha scritto:

Emilio, rimane sempre il fatto che, (...) ,non sono contro la tecnologia e l'innovazione anzi che ben venga,ma per quel che riguarda la radio sono all'antica, (...) io preferisco essere l'attore principale e non lo spettatore


condivido il tuo pensiero. Penso però che il malessere, il disagio che tutti percepiamo in misura sempre crescente riguardo il nostro hobby, sia la mancanza di contenuti e di significato. Ci vengono forniti strumenti spacciati per innovativi e risolutivi, possiamo disporre di tecnologie per rastrellare QSO che nemmeno capiamo bene fino in fondo, impossibili da analizzare, non riusciamo nemmeno a comprendere la ricerca che ci sta dietro ad un semplice palmare cinese..

La realtà è che le radio le utilizziamo allo stesso modo di 50 anni fa. non si fa più ricerca. non c'è più innovazione. E' anche vero che ormai gli ultimi ritrovati per convincerci all'acquisto delle radio sono solo variazioni sul tema.. dopo la supereterodina a 3-4 conversioni non si è scoperto più nulla di veramente eclatante che possa dare motivo di ricerca e stimolo. Non esiste la ricerca nel nostro campo, solo verificare che quello che abbiamo acquistato funzioni davvero come promesso dal PDF che reclamizzava la radio desiderata. Per le antenne è la stessa cosa: è un continuo adattamento di antenne acquistate per farle lavorare bene sopra i nostri tetti.. niente altro che questo. tutti sappiamo ormai che gli 80m ed i 160 sono bande invernali e che i 60m appena arrivati avranno caratteristiche medie tra i 40m e gli 80m..
L'unica cosa che ancora desta la nostra curiosità è provare i ripetitori per verificare di riuscirli ad aprire dal nostro QTH osservando compiaciuti s-meter che risponde, invariabilmente da anni, 9+30. Mancano i contenuti, manca una legittimazione sociale al nostro hobby, manca una considerazione di noi stessi, mancano argomenti di cui parlare via radio, apriamo continuamente nuovi ponti nell'illusione di sentire qualcuno parlarci dentro. ci sentiamo disperatamente soli non percepiamo una coesione sociale e nemmeno una solidarietà tra di noi anche se il nostro hobby ha come vocazione la comunicazione tra le persone. Gli SWL per scelta, ormai, sono la maggior parte di chi possiede una radio.. non va bene così. Si percepisce un certo imbarazzo ad iniziare una conversazione per primi.

gli attori sono spariti, il palco è vuoto e ci sono solo spettatori muti in sala..

E' cambiata la mentalità e la cultura: se è stato necessario realizzare "snapchat" oltre che "whatsup" cioè un social dove quello che si scrive si cancella dopo pochi minuti, significa che non abbiamo nemmeno più il coraggio di ciò che affermiamo pubblicamente.. abbiamo paura di scriverlo sul nostro telefono, figuriamoci quanta ne abbiamo a dichiarare il nostro pensiero pubblicamente davanti ad una platea di persone reali che ci sta ascoltando.. è puro terrore..

Già su ARI fidenza si leggono dei contorsionismi tipo : "il mio parere sarebbe questo ma è solo la mia opinione che riguarda me e posso dire tutto ed il contrario di tutto, qui lo dico e qui lo nego, ma potrebbe anche essere valido oppure no.. ognuno può dire quello che vuole ecc ecc.. " ..grande indice di insicurezza! tipico dei tempi in cui viviamo. parlare con la radio è come recitare su un palco. bisogna essere convinti delle proprie capacità altrimenti è meglio stare zitti. E' proprio quello che sta succedendo ma non è positivo sopratutto per la sopravvivenza del nostro hobby che si basa sulle relazioni sociali. il nostro gioco consiste nel parlare con gli altri, riuscire dire "ciao!" a persone sconosciute e che rimarranno sconosciute, distanti migliaia di chilometri. se questo ci mette in imbarazzo, se questo ci fa provare vergogna e disagio, allora è meglio cambiare hobby ( e come in effetti sta sempre di più succedendo) .. utilizzare l'asettico "cinquenove-avanti-il-prossimo" o FT8 sono maschere che ci permettono di affrontare la paura di parlare in faccia, dal vivo, con altre persone.
In ascensore preferiamo leggere la portata massima e la capienza piuttosto che scambiare due parole con lo sconosciuto che sta facendo la nostra stessa strada per qualche piano.. non prendiamoci più in giro.. parlare ad un microfono sta assumendo connotati terrorizzanti..








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IN3TGS Andrea
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 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Bolzano  ~ Città: Bolzano  ~  Messaggi: 215  ~  Membro dal: 03/09/2008  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

IZ5WNW

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Inserito il - 03/01/2019 : 10:05:57  Link diretto a questa risposta
IN3ECI ha scritto:





condivido il tuo pensiero. Penso però che il malessere, il disagio che tutti percepiamo in misura sempre crescente riguardo il nostro hobby, sia la mancanza di contenuti e di significato. Ci vengono forniti strumenti spacciati per innovativi e risolutivi, possiamo disporre di tecnologie per rastrellare QSO che nemmeno capiamo bene fino in fondo, impossibili da analizzare, non riusciamo nemmeno a comprendere la ricerca che ci sta dietro ad un semplice palmare cinese..

La realtà è che le radio le utilizziamo allo stesso modo di 50 anni fa. non si fa più ricerca. non c'è più innovazione. E' anche vero che ormai gli ultimi ritrovati per convincerci all'acquisto delle radio sono solo variazioni sul tema.. dopo la supereterodina a 3-4 conversioni non si è scoperto più nulla di veramente eclatante che possa dare motivo di ricerca e stimolo. Non esiste la ricerca nel nostro campo, solo verificare che quello che abbiamo acquistato funzioni davvero come promesso dal PDF che reclamizzava la radio desiderata. Per le antenne è la stessa cosa: è un continuo adattamento di antenne acquistate per farle lavorare bene sopra i nostri tetti.. niente altro che questo. tutti sappiamo ormai che gli 80m ed i 160 sono bande invernali e che i 60m appena arrivati avranno caratteristiche medie tra i 40m e gli 80m..
L'unica cosa che ancora desta la nostra curiosità è provare i ripetitori per verificare di riuscirli ad aprire dal nostro QTH osservando compiaciuti s-meter che risponde, invariabilmente da anni, 9+30. Mancano i contenuti, manca una legittimazione sociale al nostro hobby, manca una considerazione di noi stessi, mancano argomenti di cui parlare via radio, apriamo continuamente nuovi ponti nell'illusione di sentire qualcuno parlarci dentro. ci sentiamo disperatamente soli non percepiamo una coesione sociale e nemmeno una solidarietà tra di noi anche se il nostro hobby ha come vocazione la comunicazione tra le persone. Gli SWL per scelta, ormai, sono la maggior parte di chi possiede una radio.. non va bene così. Si percepisce un certo imbarazzo ad iniziare una conversazione per primi.

gli attori sono spariti, il palco è vuoto e ci sono solo spettatori muti in sala..

E' cambiata la mentalità e la cultura: se è stato necessario realizzare "snapchat" oltre che "whatsup" cioè un social dove quello che si scrive si cancella dopo pochi minuti, significa che non abbiamo nemmeno più il coraggio di ciò che affermiamo pubblicamente.. abbiamo paura di scriverlo sul nostro telefono, figuriamoci quanta ne abbiamo a dichiarare il nostro pensiero pubblicamente davanti ad una platea di persone reali che ci sta ascoltando.. è puro terrore..

Già su ARI fidenza si leggono dei contorsionismi tipo : "il mio parere sarebbe questo ma è solo la mia opinione che riguarda me e posso dire tutto ed il contrario di tutto, qui lo dico e qui lo nego, ma potrebbe anche essere valido oppure no.. ognuno può dire quello che vuole ecc ecc.. " ..grande indice di insicurezza! tipico dei tempi in cui viviamo. parlare con la radio è come recitare su un palco. bisogna essere convinti delle proprie capacità altrimenti è meglio stare zitti. E' proprio quello che sta succedendo ma non è positivo sopratutto per la sopravvivenza del nostro hobby che si basa sulle relazioni sociali. il nostro gioco consiste nel parlare con gli altri, riuscire dire "ciao!" a persone sconosciute e che rimarranno sconosciute, distanti migliaia di chilometri. se questo ci mette in imbarazzo, se questo ci fa provare vergogna e disagio, allora è meglio cambiare hobby ( e come in effetti sta sempre di più succedendo) .. utilizzare l'asettico "cinquenove-avanti-il-prossimo" o FT8 sono maschere che ci permettono di affrontare la paura di parlare in faccia, dal vivo, con altre persone.
In ascensore preferiamo leggere la portata massima e la capienza piuttosto che scambiare due parole con lo sconosciuto che sta facendo la nostra stessa strada per qualche piano.. non prendiamoci più in giro.. parlare ad un microfono sta assumendo connotati terrorizzanti..




Complimenti IN3ECI un'analisi perfetta!

73






Modificato da - IZ5WNW in data 03/01/2019 10:07:04

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ik5qlo

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Inserito il - 03/01/2019 : 11:19:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik5qlo Invia a ik5qlo un Messaggio Privato
Andrea, come non quotarti, anch'io da tempo ho rimosso i microfoni dalle mie radio lasciando solo i tasti telegrafici.

Il rumore di fondo della nostra "società della (dis) informazione" è ormai talmente alto da assordarci e renderci tutti muti.

Fortunatamente esistono ancora isole felici di Radiantismo che si chiamano CW e autocostruzione, dove per carità non occorre essere grandi tecnici o operatori A1 first class, ma come il sottoscritto mediocri autocostruttori e ancor più mediocri telegrafisti, l'importante è aver voglia di mettersi in gioco con umiltà (virtù ormai passata di moda) per imparare qualcosa ogni giorno.

L'invito è a ricominciare dal basso, dalle basi, cercando di riprendere il controllo della nostra attività, imparando cose nuove o reimparando quello che pensavamo di sapere già.

Il proliferare dei ponti, dei dubbi QSO in digitale, le operazioni in remote per potersi accaparrare l'ennesimo DXCC a tutti i costi e poi "pagare" la QSL profumatamente via Paypal, possono essere tante cose ma sicuramente non hanno niente a che fare quello che io intendo come "Radiantismo".

73! Andrea IK5QLO


IN3ECI ha scritto:

condivido il tuo pensiero. Penso però che il malessere, il disagio che tutti percepiamo in misura sempre crescente riguardo il nostro hobby, sia la mancanza di contenuti e di significato. Ci vengono forniti strumenti spacciati per innovativi e risolutivi, possiamo disporre di tecnologie per rastrellare QSO che nemmeno capiamo bene fino in fondo, impossibili da analizzare, non riusciamo nemmeno a comprendere la ricerca che ci sta dietro ad un semplice palmare cinese..

La realtà è che le radio le utilizziamo allo stesso modo di 50 anni fa. non si fa più ricerca. non c'è più innovazione. E' anche vero che ormai gli ultimi ritrovati per convincerci all'acquisto delle radio sono solo variazioni sul tema.. dopo la supereterodina a 3-4 conversioni non si è scoperto più nulla di veramente eclatante che possa dare motivo di ricerca e stimolo. Non esiste la ricerca nel nostro campo, solo verificare che quello che abbiamo acquistato funzioni davvero come promesso dal PDF che reclamizzava la radio desiderata. Per le antenne è la stessa cosa: è un continuo adattamento di antenne acquistate per farle lavorare bene sopra i nostri tetti.. niente altro che questo. tutti sappiamo ormai che gli 80m ed i 160 sono bande invernali e che i 60m appena arrivati avranno caratteristiche medie tra i 40m e gli 80m..
L'unica cosa che ancora desta la nostra curiosità è provare i ripetitori per verificare di riuscirli ad aprire dal nostro QTH osservando compiaciuti s-meter che risponde, invariabilmente da anni, 9+30. Mancano i contenuti, manca una legittimazione sociale al nostro hobby, manca una considerazione di noi stessi, mancano argomenti di cui parlare via radio, apriamo continuamente nuovi ponti nell'illusione di sentire qualcuno parlarci dentro. ci sentiamo disperatamente soli non percepiamo una coesione sociale e nemmeno una solidarietà tra di noi anche se il nostro hobby ha come vocazione la comunicazione tra le persone. Gli SWL per scelta, ormai, sono la maggior parte di chi possiede una radio.. non va bene così. Si percepisce un certo imbarazzo ad iniziare una conversazione per primi.

gli attori sono spariti, il palco è vuoto e ci sono solo spettatori muti in sala..

E' cambiata la mentalità e la cultura: se è stato necessario realizzare "snapchat" oltre che "whatsup" cioè un social dove quello che si scrive si cancella dopo pochi minuti, significa che non abbiamo nemmeno più il coraggio di ciò che affermiamo pubblicamente.. abbiamo paura di scriverlo sul nostro telefono, figuriamoci quanta ne abbiamo a dichiarare il nostro pensiero pubblicamente davanti ad una platea di persone reali che ci sta ascoltando.. è puro terrore..

Già su ARI fidenza si leggono dei contorsionismi tipo : "il mio parere sarebbe questo ma è solo la mia opinione che riguarda me e posso dire tutto ed il contrario di tutto, qui lo dico e qui lo nego, ma potrebbe anche essere valido oppure no.. ognuno può dire quello che vuole ecc ecc.. " ..grande indice di insicurezza! tipico dei tempi in cui viviamo. parlare con la radio è come recitare su un palco. bisogna essere convinti delle proprie capacità altrimenti è meglio stare zitti. E' proprio quello che sta succedendo ma non è positivo sopratutto per la sopravvivenza del nostro hobby che si basa sulle relazioni sociali. il nostro gioco consiste nel parlare con gli altri, riuscire dire "ciao!" a persone sconosciute e che rimarranno sconosciute, distanti migliaia di chilometri. se questo ci mette in imbarazzo, se questo ci fa provare vergogna e disagio, allora è meglio cambiare hobby ( e come in effetti sta sempre di più succedendo) .. utilizzare l'asettico "cinquenove-avanti-il-prossimo" o FT8 sono maschere che ci permettono di affrontare la paura di parlare in faccia, dal vivo, con altre persone.
In ascensore preferiamo leggere la portata massima e la capienza piuttosto che scambiare due parole con lo sconosciuto che sta facendo la nostra stessa strada per qualche piano.. non prendiamoci più in giro.. parlare ad un microfono sta assumendo connotati terrorizzanti..








Modificato da - ik5qlo in data 03/01/2019 11:22:14

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iu2dlc

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Inserito il - 15/01/2019 : 05:57:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iu2dlc Invia a iu2dlc un Messaggio Privato
Io la penso come da topic. Ormai si fa molta meno radio anzi spesso è muta tanto che accendo e dopo mezz'ora di chiamare e nessuna risposta spengo. Oggi addirittura in Wires-X Room Italy verso ora di pranzo in due ore di ascolto oddio un solo qso!
Sicuramente a differenza degli anni 80, oggi che internet la genta ce l'ha ovunque in molti hanno preferito comunicare in modi diversi.
La diffusione di internet in senso lato e diffuso ha poi cambiato il modo di far radio.
Io sono critico e forse cattivo. Ma,ripeto, 30 anni fa si facevano discussioni più tecniche perchè ci si scambiava parere su radio, consigli su antenne ed autocostruzioni. Oggi trovo tutto via Internet non ho motivo di parlare esclusivamente di certe cose perchè perderei solo del tempo. Dovrei trovare il collega che giusto giusto ha la mia radio e già che siamo 4 gatti ai voglia se trovo info. In mezz'ora di google trovo molte più risposte sulla parte tecnica quindi si diciamo che si è più portati a fare discorsi più colloquiali considerando anche che sempre rispetto a 30 anni fa , per i veri patiti più che l'antenna non si autocostruisce visto che trovi radio di ogni tipi e spesso a prezzi non troppo esosi.
Al collega che parlava dei costi del digitale, informati. Io ho preso un bibanda DMR a 70 euro quindi non è corretto dire che costano 3/400 euro....certo la Yaesu la paghi quelle cifre sia perchè il c4fm è sistema proprietario sia perchè paghi la marca. Comunque anche lato Yaesu ormai con 150 euro se non ti interessano troppi fronzoli c'è un modello fra l'altro molto carino. Certo non ha il gps ma chissene tanto lo hai sul telefonino.
Son logorroico lo so :-) In ogni caso anche se brutto da dirsi io penso che fare radio da smartphone equivale a NON FARE RADIO. Io mi sentirei un pirla ad usare uno dei client e per cosa? Per ripetere il nominativo? Tanto vale usare skype,whatsapp e molto altro sennò che modo di fare radio è? Una parte radio cioè una radio in mano la devi avere.
Qui si è partito dai puristi che intendono la radio solo in diretta per DX e quindi snobbano sia le V/U via ponte che a maggior ragione i sistemi digitali (dstar,dmr,c4fm) però preferenze a parte c'è da dire che pur sempre fai radio. Fra l'altro il bicchiere si deve vedere non solo mezzo vuoto ma mezzo pieno. Considerato l'esiguo numero rimasto di OM attivi io in digitale parlo con l'australia in portatile, dovessi farlo in analogico dovrei spendere migliaia di euro fra radio e antenne in periodo fra l'altro di bassa propagazione. Assurdo.
Poi ce ne mettiamo anche di nostro. Siamo già in pochetti che senso ha avere 3 sistemi digitali di cui uno con tre sottoreti ed ognuno di loro ha solo in Italia una 30 di TG/Room (numero per difetto).
In pratica si crea una dispersione di quel numero relativamente esiguo di gente che vorrebe far qso. Però e lo dico in modo critico magari siamo 4 gatti qualcuno se quelle poche volte impegno il 222 o Room Italy per 20 minuti (ovviamente lasciando spazio e facendo entrare tutti) e magari siamo 2/3 colleghi arriva quello che ti ricorda che tg/room nazionali sono di transito e poi mi dovrei spostare. Ma dico pensare prima di parlare non è un peccato. Capisco se sulla room c'è una ruota infinita ma se a stento siamo 2 o 3 che fastidio si da anzi si incentiva l'uso del sistema....poi quando comincia la festa (hi) la gente si divide fra le varie room.
Insomma siamo già pochi ma per far scappar la gente beh su questo siam bravi perchè se chiamo mezz'ora oggi, domani, dopodomani e non risponde nessuno alla fine la radio resterà un soprammobile perchè uno si stufa.
Dovremmo anzi incentivare invece di bacchettare la gente quando non ce ne è neanche motivo.
73 amici,

Pietro IU2DLC - DMR-ID: 2222603






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IK0TOM

oltre 50 messaggi sul Forum


Inserito il - 29/01/2019 : 08:38:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK0TOM Invia a IK0TOM un Messaggio Privato
Si fa meno radio soprattutto perchè i classici ponti sono pian piano spariti.. o quasi. Sono in radio da quasi 35 anni, il digitale mi affascina mi ci sono avvicinato da due anni ma un QSO in analogico, lo dichiaro apertamente, con i Colleghi di zona.. mi manca... Internet purtroppo con le sue immediate, infinite, possibilità ha definitivamente fagocitato la RADIO? Speriamo di no..





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Alex IK0TOM JN61FW

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