FORUM RADIOAMATORIALE - Analisi prestazionale end-fed IW2EN 9.1 HIGH FLUX
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 Analisi prestazionale end-fed IW2EN 9.1 HIGH FLUX
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IZ2UUF

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Inserito il - 12/05/2015 : 14:44:42  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
Ciao a tutti.

Come ben sappiamo, esistono in commercio vari tipi di antenna basate su un un-un (es. 9:1) al quale si collega un filo (o uno stilo verticale) e dall'altra parte direttamente il coassiale.
Uno degli aspetti più apprezzati è che questi dispositivi regalano ROS bassissimi su tutte le bande tanto da non richiedere l'uso dell'accordatore.

Ma come funzionano?

Una delle spiegazioni fornite dai produttori di queste antenne è la seguente: "siccome una random-wire ha impedenza di circa 450 ohm, con un trasformatore 9:1 ad alta efficienza la portiamo a 50 ohm e così la radio può utilizzarla senza accordatore".

Per studiarne il funzionamento e le prestazioni, e per verificare le affermazioni dei produttori, ho deciso di installare una di queste antenne ed effettuare delle misure.
Con UN-UN 9:1 di IW2EN modello 1X35-9 ho realizzato una end-fed di 25.6m, misura indicata dal produttore. La end-fed parte dal terrazzo e sale a circa 10m a V invertita.
Collegata a 25m di cavo coassiale, il ROS appare subito buono se non ottimo su tutte le bande:



A questo punto, però, per saperne di più dobbiamo misurare l'impedenza che ha veramente l'antenna a monte del 9:1.
Per sapere l'impedenza, però, non basta collegare il filo al VNA: infatti l'antenna è costituita dal filo cosidetto "radiante" ma anche da tutta la calza del coassiale e tutto quanto vi è collegato in stazione.
Ciò si vede chiaramente dalla misura delle correnti. Il filo "radiante", ovviamente, irradia:



Ma irradia altrettanto il coassiale:



Per questa ragione ho realizzato uno apposito strumento che consente di inserirsi nei punti chiave senza cambiare la geometria dell'antenna e misurarne l'impedenza:



Non solo ne misura l'impedenza, ma tramite un collegamento con l'oscilloscopio è possibile vedere le tensioni e da quelle, con un po' di matematica a numeri complessi, ottenere la potenza reale trasferita in quel punto.



Innanzitutto verifichiamo subito la spiegazione tecnica "l'impedenza è circa 450 ohm".
Questo è il plot della |Z| dell'antenna; la banda rosa è il range 430-480 ohm:



Come qualunque simulatore poteva predire in due secondi, l'impedenza è quasi sempre tutt'altro che 450 ohm. Pertanto un trasformatore 9:1 non dovrebbe dare il ROS che invece questo da.

Infatti, in questo grafico confrontiamo il ROS che dovrebbe essere ottenuto da un trasformatore 9:1 perfetto (viola) sull'impedenza realmente presentata dall'antenna a confronto dal ROS effettivamente misurato in uscita dell'UN-UN 1X35-9 (verde):



Come si vede, questo dispositivo è ben lungi da essere un 9:1 perfetto. Non solo, ma se lo fosse non avremmo il ROS fantastico che invece abbiamo.

Come fa a funzionare, allora?
Per funzionare viene impiegata una resistenza dissipativa in paralello all'antenna con la funzione di mitigare le stazionarie. Attenzione, non è necessario che ci sia dentro veramente una resistenza, ma la dissipazione in calore a cui questi trasformatori vanno incontro realizza di fatto questa funzione.

Grazie allo strumento di misura di cui sopra, possiamo finalmente calcolare la potenza che viene erogata dalla radio e quella che viene effettivamente trasmessa all'antenna.

Il setup prevede un FT817 a minima potenza (0.5W) come trasmettitore, 25m di RG-213 che fanno un bel giro sul terrazzo e 25.6m di filo "radiante". Completa la dotazione il VNWA3 per la misura delle impedenze e l'oscilloscopio per il rilevamento della potenza.



Per prima cosa, rileviamo la potenza su carico fittizio. Questo ci dirà qual'è la potenza massima dell'apparato in condizioni ideali:

07.105983 MHz 0.569857 W 27.557659 dBm
14.201832 MHz 0.587706 W 27.691602 dBm
21.204029 MHz 0.605947 W 27.824350 dBm
28.508791 MHz 0.639145 W 28.055995 dBm


Questa invece è la potenza che la radio effettivamente riesce ad erogare sulla linea una volta collegato l'UN-UN di IW2EN. In quelle condizioni infatti il ROS è buono ma non è perfetto come quello del carico fittizio.
In ogni caso i valori sono ottimi, dato che sono solo 0.1/0.2 dB meno che nel caso ideale:

07.105983 MHz 0.549637 W 27.400760 dBm
14.201832 MHz 0.554677 W 27.440402 dBm
21.204029 MHz 0.566304 W 27.530499 dBm
28.508791 MHz 0.628799 W 27.985115 dBm


Ora, misuriamo la potenza che effettivamente viene irradiata in antenna:

7.105983 MHz 0.119947 W 20.789911 dBm
14.201832 MHz 0.349116 W 25.429702 dBm
21.204029 MHz 0.461024 W 26.637231 dBm
28.508791 MHz 0.115896 W 20.640684 dBm


In pratica, sono spariti fino a 7 dB trasformati in calore dal trasformatore di impedenza. In 40m con 550mW erogati dalla radio, sono stati irradiati solo 112mW cioè solo il 20%!

Proviamo ora a sostituire il 9:1 con un vecchio accordatore:



Questa è la potenza misurata in antenna con l'accordatore al posto del 9:1 (attenzione non in stazione ma sul tetto al posto del 9:1):

07.105983 MHz 0.265882 W 24.246883 dBm
14.201832 MHz 0.547778 W 27.386043 dBm
21.204029 MHz 0.231079 W 23.637595 dBm
28.508791 MHz 0.074976 W 18.749248 dBm


In questo caso le perdite sono state molto minori. A parte i 9 dB in 10m, dove evidentemente si è trovato in una condizione di impedenza critica facendo comunque meglio del 9:1, nelle altre bande le perdite variano da qualche dB a frazioni di dB.

In definitiva, le antenne "magiche" di questo tipo si basano sul concetto del carico fittizio in parallelo.
Solo qualche punto percentuale delle potenza effettivamente immessa viene irradiata, mentre la rimanente diventa calore.
Le pubblicità dove vengono osannate le maggiori qualità di "efficienza" di questa o quella mescola sono, a mio avviso, ingannevoli perché è proprio l'inefficienza a far funzionare queste antenne. Come abbiamo visto, infatti, se il trasformatore fosse perfetto (efficienza al 100% = nessuna perdita) il ROS sarebbe altissimo e l'antenna finirebbe nella spazzatura.

In questo caso le perdite sono state in alcuni casi minori. A parte i 9 dB in 10m, dove evidentemente si è trovato in una condizione di impedenza critica, nelle altre bande le perdite variano da qualche dB a frazioni di dB.

In definitiva, le antenne "magiche" di questo tipo si basano sul concetto del carico fittizio in parallelo.
Solo una certa percentuale delle potenza effettivamente immessa viene irradiata, mentre la rimanente diventa calore.
Le pubblicità dove vengono osannate le maggiori qualità di "efficienza" di questa o quella mescola sono ingannevoli perché è proprio l'inefficienza a far funzionare queste antenne. Come abbiamo visto, infatti, se il trasformatore fosse perfetto (efficienza al 100% = nessuna perdita) il ROS sarebbe altissimo e l'antenna finirebbe nella spazzatura.

Capisco anche che nelle pubblicità di questo tipo di antenne si debbano raccontare un po' di fandonie perché nessuno comprerebbe un'antenna che dissipa in calore il l'80% della potenza che vi si immette.
Anche perché queste antenne funzionano ugualmente, dato che 6/7dB di perdita non pregiudicano i collegamenti più di tanto. Nel confronto con altre antenne di simile estensione ma diversa alimentazione, difficilmente ho trovato segnali che fossero incomprensibili con la end-fed di IW2EN. Arrivavano più bassi ma comunque arrivavano quasi tutti. Il problema grosso, se vogliamo, è più il rumore che il coassiale tira dentro, che a casa mia è particolarmente evidente in 40m, ma questo è un altro discorso.

La grossa sfida per questi trasformatori non è quella di essere efficienti, ma di riuscire a smaltire l'enorme calore quando vengono usati con potenze elevate, cosa che chi le possiede tende a fare per "farsi sentire".

Ciaoo
Davide








Modificato da - IZ2UUF in Data 12/05/2015 17:54:47

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I2BRT

ex iw1awh



Inserito il - 12/05/2015 : 14:59:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I2BRT Invia a I2BRT un Messaggio Privato
Davide,
complimenti per la relazione, un bellissimo articolo, ricco di prove cha fa piacere leggere, ben descritto e completo dei ragionamenti che hanno accompagnato la tua sperimentazione.
Molto interessanti le tue osservazioni, grazie. Spero sempre di leggere altri "articoli" come questo (anche in altrri contesti) qui sul forum su questa falsa riga, adatti a tutti ma altresì approfonditi, trovo che siano estremamente interessanti, spero che ti seguano in tanti nella voglia di pubblicare queste esperienze che arricchiscono la nostra comunità credo nel migliore dei modi.

73.


PS :

Per questa ragione ho realizzato uno apposito strumento che consente di inserirsi nei punti chiave senza cambiare la geometria dell'antenna e misurarne l'impedenza

Avresti voglia di dare qualche informazione in più su questo "strumento" ?








Modificato da - I2BRT in data 12/05/2015 15:01:18

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IZ2UUF

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Inserito il - 12/05/2015 : 15:05:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
IW1AWH ha scritto:

Davide,
complimenti per la relazione, un bellissimo articolo, ricco di prove cha fa piacere leggere, ben descritto e completo dei ragionamenti che hanno accompagnato la tua sperimentazione.
Molto interessanti le tue osservazioni, grazie. Spero sempre di leggere altri "articoli" come questo (anche in altrri contesti) qui sul forum su questa falsa riga, adatti a tutti ma altresì approfonditi, trovo che siano estremamente interessanti, spero che ti seguano in tanti nella voglia di pubblicare queste esperienze che arricchiscono la nostra comunità credo nel migliore dei modi.

73.


PS :

Per questa ragione ho realizzato uno apposito strumento che consente di inserirsi nei punti chiave senza cambiare la geometria dell'antenna e misurarne l'impedenza

Avresti voglia di dare qualche informazione in più su questo "strumento" ?


Ciao Rick.

Grazie per i complimenti!
Riguardo allo strumento di cui sopra, sto appunto scrivendo un articolo relativamente al metodo di misura della potenza su impedenze complesse. Per cui a breve sarà svelato. :-)

Ciaoo
Davide








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IZ2IAM

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Inserito il - 12/05/2015 : 15:11:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2IAM Invia a IZ2IAM un Messaggio Privato
Davide, complimenti anche da parte mia, anzi standing ovation. Così magari si sfata il mito che un'antenna funziona bene se il ROS è basso e speriamo che molti capiscano che un'antenna che ha ROS elevato non vuol dire che funziona male hi!

73
Danilo IZ2IAM








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iz0inx

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Inserito il - 12/05/2015 : 16:52:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz0inx Invia a iz0inx un Messaggio Privato
Caro Davide,

mi unisco senz'altro a farti i complimenti, sia per l'interesse dell'argomento che per la modalità con cui è stato trattato, veramente una piacevole ed interessante lettura!

Tra l'altro vedo che non sei nuovo a trattare certi argomenti in modo scientifico ed a riassumerne i risultati e le tue considerazioni in interessanti articoli.

Tra i vari che si trovano sul tuo sito, ne ho letto uno con particolare interesse e ne suggerisco a tutti la lettura:
http://www.iz2uuf.net/article12.html


Ciao,
Fil








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Filippo, IZ0INX - Sez. 0001 - ARI Roma

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IZ2UUF

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Inserito il - 12/05/2015 : 17:57:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
Ciao a tutti.

Vi ringrazio per i complimenti ma devo chiedere scusa perché riguardando le foto del setup mi sono accorto che un filo non era collegato e così ho dovuto rieseguire una misura.
Le perdite effettive non sono così catastrofiche come riportato ma arrivano ad un massimo di 7dB (che è pur sempre l'80% di potenza in calore).
Ho corretto l'articolo con i dati ri-misurati.

Ciaoo
Davide








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iz2hfg

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Inserito il - 12/05/2015 : 19:18:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
IZ2IAM ha scritto:

<<............magari si sfata il mito che un'antenna funziona bene se il ROS è basso e speriamo che molti capiscano che un'antenna che ha ROS elevato non vuol dire che funziona male.....>>


Per fare un paragone rispetto alla % di potenza disponibile sul morsetto d'uscita di quel "coso" provato dall'amico Davide (ottima trattazione, complimenti) e per esempio una "rete del letto" usata come antenna, vorrebbe dire che "la rete del letto" per irradiare la stessa % di potenza (di quel coso) dovrebbe presentare un ROS >50 (cinquanta)!

Quindi più che "HIGH FLUX" direi............"HIGH FLOP"

Un abbraccio!








Modificato da - iz2hfg in data 12/05/2015 19:27:55

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73 de Franco, IZ2HFG
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- Alla prima luce del quinto giorno, all'alba, guarda ad Est.....
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IZ2UUF

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Inserito il - 12/05/2015 : 19:32:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
Ciao a tutti.

Dopo l'esecuzione della nuova misura con le connessioni giuste è venuto fuori un nuovo grafico che sembra svelare meglio il reale funzionamento di quel tipo di adattatore.
Il grafico sotto mostra il ROS teorica se fosse un 9:1 perfetto e il ROS che invece presenta realmente:



Si vede che in 40m e 10m è molto diverso mentre in 20 e 15m è molto simile. Infatti in 10 e 40m si hanno perdite molto elevate (circa 7dB) mentre in 15 e 20m molto basse (1 o 2 dB).
Sembrerebbe pertanto che in presenza di un disadattamento marcato, l'un-un cominci a surriscaldarsi, dissipando in calore la potenza che non viene trasferita all'antenna, attenuando le onde riflesse. Dove invece l'adattamento è migliore, non si surriscalda e la potenza viene trasferita all'antenna.
Appare essere una specie di "circolatore" collegato ad un carico fittizio realizzato sfruttando il surriscaldamento dei toroidi.
La lunghezze "consigliate" del filo evidentemente sono scelte per cercar di far ricadere più casi ideali possibli nelle bande radioamatoriali.

Ciaoo
Davide








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I2BRT

ex iw1awh



Inserito il - 12/05/2015 : 20:37:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I2BRT Invia a I2BRT un Messaggio Privato
Esiste un "adattatore" da montare sugli iPhone (una scocca in cui si inserisce lo smartphone che alla fine funge da display) per realizzare una economica termocamera (credo si dica così), con i dovuti "distinguo" rispetto agli strumenti professionali; sarebbe curioso vedere degli scatti fatti all'adattatore nelle varie condizioni di bande. Quasi sicuramente si evincerebbe ancora meglio quanto affermi Davide, ovvero il deciso riscaldamento che dissipa laddove non riesce a ottenere l'adattamento e trasferimento auspicato.
73.








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IZ2UUF

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Inserito il - 12/05/2015 : 21:03:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
IW1AWH ha scritto:

Esiste un "adattatore" da montare sugli iPhone (una scocca in cui si inserisce lo smartphone che alla fine funge da display) per realizzare una economica termocamera (credo si dica così), con i dovuti "distinguo" rispetto agli strumenti professionali; sarebbe curioso vedere degli scatti fatti all'adattatore nelle varie condizioni di bande. Quasi sicuramente si evincerebbe ancora meglio quanto affermi Davide, ovvero il deciso riscaldamento che dissipa laddove non riesce a ottenere l'adattamento e trasferimento auspicato.
73.


Dici tipo questa?



Questa foto è presa dal lavoro di G8JNJ http://www.g8jnj.net/cometcha250b.htm, che ha studiato il funzionamento delle antenne verticali multibanda dipo Comet CHA-250B, Bluemoon, ecc. che si basano sempre su una scatola magica che aggiusta il ROS di uno stilo verticale. Le sue stime sulle perdite sono 6-12dB.

Ciaoo
Davide








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I2BRT

ex iw1awh



Inserito il - 12/05/2015 : 21:12:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I2BRT Invia a I2BRT un Messaggio Privato
Esatto ! Non finisci di stupirmi HI !
Dopo leggo l'articolo del collega.

Il mio idraulico qualche settimana fa ha trovato una perdita in un muro dove passava lo scarico della condensa del condizionatore grazie a una di queste (che ho visto in azione) :
http://www.flir.com/flirone/explore.cfm
Non sarà "il massimo" ma è un bel giocattolo utile in alcuni casi hi.

73.








Modificato da - I2BRT in data 12/05/2015 21:16:20

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IZ5WNW

Non piu attivo nel Forum


Inserito il - 12/05/2015 : 22:47:50  Link diretto a questa risposta
Davide, prima di tutto complimenti. Hai fatto un'analisi veramente dettagliata ed esaustiva su questi sistemi.
Da circa 3-4 anni sto lavorando sia con un-un ( 4:1 e 9:1) per così dire "commerciali" che con alcuni da me autocostruiti.
In modo empirico mi sono accorto che con gli adattatori acquistati ho un ROS sicuramente inferiore rispetto a quelli da me autocostruiti ma oltre alle stazionarie ridotte ho notato anche un rendimento inferiore.
Con gli un-un da me autocostruiti devo usare l'accordatore in stazione ma la resa del sistema è migliore. Il tutto con i classici 100 W dell'apparato.
Queste in breve, anche se ti ripeto in modo empirico, le conclusioni a cui sono giunto.
Grazie veramente per averci comunicato i tuoi risultati.
73 Stefano








Modificato da - IZ5WNW in data 12/05/2015 22:48:48

 Messaggi: 2818  ~  Membro dal: 30/12/2014  ~  Ultima visita: 23/12/2021 Torna all'inizio della Pagina

I7SWX

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Inserito il - 13/05/2015 : 14:28:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I7SWX Invia a I7SWX un Messaggio Privato
Ciao Davide,

prima di tutto COMPLIMENTI PER IL TUO LAVORO !!!

C'e' sempre qualche cosa da imparare.

Sarebbe interessante fare una comparazione addizionale con un balun 9:1 costruito su tondino di ferrite.

73 Uaglio'

Gian
I7SWX








  Firma di I7SWX 
Gian
I7SWX, F5VGU, W1-I7SWX, CE3-I7SWX, SWL I1-10089; ex: I1SWX, I5SWX, I2SWX, I0SWX

Membro: I QRP #571 ; G-QRP #10241 ; JARL-QRP #773

TOP HONOUR ROLL ARI NR 110 (1959)

Ruolo d'Onore ARI # 387 ; 50 Anni ARI 1959-2009
50 Anni RSGB 1965-2015

i7swx@yahoo.com - www.qsl.net/i7swx - skype: i7swxf5vgu

Presidente ASSOCIAZIONE HURRICANE OdV - IQ7YU

Socio e Presidente Onorario 1-5-2022 ARI Sezione di Cassano delle Murge, IQ7MU

Sezione ARI - Molfetta (BA) - IQ7ML (2016-2020)

Membro Onorario Pupuaro' Amateur RadioClub - Capri

Presidente (2004-2009) - Vice-Presidente (2010-2015) ARI - Sezione di Cassano delle Murge BA

E' meglio fare una domanda cretina e rimanere cretini per cinque minuti che non fare una domanda cretina e rimanere cretini per tutta la vita !

Costruire qualche cosa senza sperimentare e' solo "un allenamento" al saldare.

Una buona antenna ti può dare il mondo con una radio da poco, ma una radio costosa con un'antenna del menga ti può permettere i qso locali.

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IZ2UUF

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Inserito il - 13/05/2015 : 17:13:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
Ciao a tutti.

Volevo aggiungere una doverosa precisazione a quanto esposto. Io ho testato quel modello di un-un perché è quello che avevo a disposizione e perché, a differenza di altre soluzioni artigianali, funziona particolarmente bene nell'intento di abbassare il ROS in tante bande - e questo ha acceso il mio interesse.
A rigor di logica, visto il principio di funzionamento, mi aspetto che altri prodotti di altre marche, simili come concezione, abbiano prestazioni negli stessi ordini di grandezza.

Ciaoo
Davide








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iz1jlf

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Inserito il - 13/05/2015 : 17:38:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz1jlf Invia a iz1jlf un Messaggio Privato
bravo Davide
ben esposto e argomentato.
A conferma di quanto avevo detto, molto piu' "alla buona" in un recente 3D
http://www.arifidenza.it/forum/topi...IC_ID=266119
E non credo che un balun diverso abbia risultati migliori.
Se riesce ad "appianare" il ros in cosi' tante bande i motivi e le conseguenze saranno le medesime.
grazie
73 claudio








  Firma di iz1jlf 
IZ5JLF CLAUDIO
SEZIONE LA SPEZIA
1901

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IZ1OQU

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Inserito il - 13/05/2015 : 23:31:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1OQU Invia a IZ1OQU un Messaggio Privato
Ottimi test!
Io son convinto che i prodotti possano essere validi ma è l'uso che se ne fa a renderli scadenti. Una random di 25+25 metri di cavi... pff... In 25 metri ci stanno dei dipoli multibanda senza accrocchi e maggior resa, perché oltre all'adattamento di impedenza e alle perdite in dB bisogna considerare i lobi!








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STEFANO - Liguria (Ge) - QRPista
MQC 160
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IZ1PMX

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Inserito il - 14/05/2015 : 15:01:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1PMX Invia a IZ1PMX un Messaggio Privato
Ciao Davide
Ottimo lavoro , dimostri che un trasformatore è un carico fittizio , ma non credo che tu ci creda.
Nel secondo post dove hai rifatto le misure CORRETTE si nota che in un determinato punto e quasi sicuramente in quel solo punto
il pezzo di filo in esame è dove si adatta meglio al trasformatore e quindi si ha il massimo trasferimento di energia.
Da quel poco che so, se verifichiamo l'andamento delle tensioni e correnti di un'antenna filare o altro noi possiamo
determinare l'impedenza in qualsiasi tratto di questa antenna e da qui decidere il punto di alimentazione e il giusto adattatore o trasformatore
per meglio adattarsi ai fatidici 50 Ohm .
Di solito come punto di alimentazione si calcola e si sceglie quello che presenta l'impedenza più bassa ( il motivo???)
Se lo stesso filo o antenna vogliamo utilizzarlo su una frequenza diversa è quasi impossibile che i ventri di tensione e corrente coincidono
con la presa di alimentazione calcolati per una determinata frequenza .

Quando si utilizza un trasformatore con rapporti elevati di trasformazione questo è facilmente influenzabile dalle onde stazionare
le quali si sviluppano quando la nostra antenna è fuori risonanza , in sostanza si creano dei ventri di tensione e correnti
che possono essere scambiati per risonanze dovuto al elevato rapporto di trasformazione (meglio lavorare su impedenze basse)


Da qui a dire che un trasformatore adatta un pezzo di filo su tutte le frequenze ..........!!??? proviamo a disegnare
un dipolo o end feed e verificare l'andamento delle tensioni e correnti al variare della frequenza. in quanti casi coincide il giusto adattamento ?
Quindi per quello che ho imparato il giusto trasferimento di energia si ha quando vi è il miglior adattamento e quando non se ne può fare a meno
utilizziamo un raccordo(idraulica)
Addio a trasformatori o balun ?? no , ma se possiamo farne a meno meglio.
Attendo altre tue misure per ampliare le mie conoscenze.

73 Alfredo iz1pmx








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http://www.qrpitalia.it/

<-divide et impera->

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IU6AKY

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Inserito il - 14/05/2015 : 16:37:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IU6AKY Invia a IU6AKY un Messaggio Privato
Sto seguendo la discussione.
Io le misure le faccio comunque con un cavo coassiale" accordato" andando a vedere frequenza dove deve risuonare e velocità di propagazione del cavo. Quindi la misura del cavo deve essere perfetta per la frequenza che interessa.
Ho la end fed in oggetto lunga circa 40ml messa a slooper partendo da h 14,00 ml e termina a circa 4,00ml da terra. Funziona in 80 m veramente egregiamente.
Per i 160 si è aggiunta la bobina ed altri 7,00 ml di filo conduttore.
Ha una larghezza di banda accettabile e pure il R.O.S








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IZ2UUF

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Inserito il - 14/05/2015 : 18:53:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
IZ1PMX ha scritto:

Ciao Davide
Ottimo lavoro , dimostri che un trasformatore è un carico fittizio , ma non credo che tu ci creda.
Nel secondo post dove hai rifatto le misure CORRETTE si nota che in un determinato punto e quasi sicuramente in quel solo punto
il pezzo di filo in esame è dove si adatta meglio al trasformatore e quindi si ha il massimo trasferimento di energia.
Da quel poco che so, se verifichiamo l'andamento delle tensioni e correnti di un'antenna filare o altro noi possiamo
determinare l'impedenza in qualsiasi tratto di questa antenna e da qui decidere il punto di alimentazione e il giusto adattatore o trasformatore
per meglio adattarsi ai fatidici 50 Ohm .
Di solito come punto di alimentazione si calcola e si sceglie quello che presenta l'impedenza più bassa ( il motivo???)
Se lo stesso filo o antenna vogliamo utilizzarlo su una frequenza diversa è quasi impossibile che i ventri di tensione e corrente coincidono
con la presa di alimentazione calcolati per una determinata frequenza .

Quando si utilizza un trasformatore con rapporti elevati di trasformazione questo è facilmente influenzabile dalle onde stazionare
le quali si sviluppano quando la nostra antenna è fuori risonanza , in sostanza si creano dei ventri di tensione e correnti
che possono essere scambiati per risonanze dovuto al elevato rapporto di trasformazione (meglio lavorare su impedenze basse)


Ciao Alfredo.

Innanzitutto dissento totalmente dall'affermazione che un trasformatore sia "un carico fittizio" (ho parlato di carico "in parallelo"), perché è inesatta e ingiusta nel confronto di questi dispositivi.
Capisco che si sia scatenata in merito una religion war stile Mac vs Windows tra sostenitori e detrattori, ma quello di dare frecce all'arco dell'uno o dell'altro non è nei miei intenti.

Quando nell'ambito tecnico si progetta qualcosa, di solito si prende come riferimento l'oggetto "ideale", cioè quello con caratteristiche perfette. Più ci si avvicina e meglio è.
Ad esempio, un accordatore LC perfetto accorda qualunque impedenza con perdite zero. Questo perché la trasformazione d'impedenza è realizzata con componenti reattivi (L e C) che essendo perfetti, non hanno resistenza. Poi ogni costruttore, valutando costi, materiali, e altre esigenze sceglierà quel compromesso più o meno distante dall'ideale che per lui è il migliore. Un costruttore che volesse realizzare la "Ferrari" degli accordatori potrebbe scegliere materiali e dimensionamenti sempre più vicini all'accordatore perfetto e quindi alle perdite "zero".

Quello che volevo spiegare e analizzare numericamente è che per il trasformatore di impedenza fisso (es. il 9:1) non è così. Il trasformatore di impedenza 9:1 "perfetto" funziona dividendo R e X per 9, qualunque esse siano, producendo perdite zero. Questo è bello, tranne per il fatto che così facendo, il ROS risultante dalla divisione di R e X per 9 di un filo random sia sempre molto alto tranne qualche raro caso. Cioè quel dispositivo perfetto non sarebbe adatto ad essere collegato ad un filo, ad un PL e ad una radio.
Per realizzare un dispositivo del genere bisogna fare in modo che nei punti in cui l'impedenza è più disadattata, il trasformatore "compensi scaldandosi". Cioè scaldandosi trasforma in calore l'energia che non riesce a trasferire in antenna a causa del disadattamento. E con ciò il ROS diventa basso perché alla radio non frega niente di cosa se ne sia fatto dell'energia che ha prodotto purché non le sia rispedita indietro.

Qui l'obiettivo non è avvicinare il trasformatore perfetto, ma trovare il miglior compromesso tra ROS non troppo alto e potenza dissipata. Poca potenza dissipata, ROS alto. ROS molto basso, molta potenza dissipata.
La regolazione fine di questi parametri non è banale e si capisce anche da quanto i vari produttori siano gelosi dei propri segreti. Infatti non è che all'interno ci sia un trimmer da girare fino a trovare il compromesso richiesto: bisogna cambiare mescole, cambiare avvolgimenti, combinazioni per trovare quella configurazione che dia i valori richiesti.

Il compromesso quindi porta a due dati: ROS e dissipazione. Se per ovvie ragioni i numeri sul ROS sono ben pubblicizzati, quelli sulla dissipazione effettiva sono tenuti segreti. Sempre che siano stati misurati, dato che non è una misura banale: io finora non ho ancora trovato pubblicazioni da OM che abbiano documentato dei metodi di misura della potenza su carichi complessi (P.S.: se qualcuno ne conoscesse alcuni, me li indichi, grazie).

Il collega inglese Martin G8JNJ (http://www.g8jnj.net/cometcha250b.htm), in uno dei pochi siti dove qualcuno abbia mai studiato il funzionamento di questo tipo di trasformatori, ipotizzava la possibilità di utilizzare un attenuatore resistivo come adattatore di impedenza.
Funzionerebbe? Sì, funzionerebbe, ma vediamo come.

Per verificare se un attenuatore resistivo funziona bene come uno di questi trasformatori, ne ho realizzato uno da 6.6dB 0.5W. Ecco il suo plot S21:



Quindi l'ho messo al posto dell'UN-UN sotto l'antenna e l'ho misurato:



Ed ecco il grafico del ROS che ha prodotto una volta collegato all'antenna:



Come si vede il ROS è sotto 1.5 su tutta la banda (e si sentono benissimo anche tutti i QSO in frequenza).
Ma quanto perde?

MHz= 7.105983 Watt= 0.015925 dBm= 12.020790
MHz=14.201832 Watt= 0.075738 dBm= 18.793118
MHz=21.204029 Watt= 0.041647 dBm= 16.195883
MHz=28.508791 Watt= 0.036112 dBm= 15.576456


Cioè dai 9 ai 15dB - sempre. Naturalmente i valori sono così alti perché anche l'attenuatore è soggetto a disadattamento.
Per dimostrarlo, lo collego ad un carico da 50 ohm al posto dell'antenna e misuro:



MHz= 7.105983 Watt=0.110237 dBm=20.423291 Atten=6.893467 dB
MHz=14.201832 Watt=0.114229 dBm=20.577754 Atten=6.646750 dB
MHz=21.204029 Watt=0.111322 dBm=20.465818 Atten=6.491360 dB
MHz=28.508791 Watt=0.111618 dBm=20.477344 Atten=6.442534 dB


...che sono valori in linea con l'attenuazione misurata in S21. Tra l'altro questi numeri danno anche un'idea della precisione di misura del metodo impedenza complessa+tensione. I valori rilevati dal VNA in misura S21 erano di circa 6.4dB, esattamente come rilevato dalla differenza potenza in-potenza out.

La differenza fondamentale gli attenuatori e i trasformatori di questo tipo è che i primi attenuano sempre mentre i secondi si "attivano" solo quando l'impedenza è più disadattata. Questo fa sì che in tante altre occasioni (si vedano le mie misure precedenti) le perdite sono trascurabili.

A proposito, ma un 9:1 su T200 rosso fai da te come tanti progetti che ci sono in giro, come va?
Facciamone uno e misuriamo:



Nelle bande testate ha presentato perdite leggermente minori (qualcosa intorno al dB), ma questo è il suo plot del ROS:



In altre parole questo compromesso è meno raffinato di quello di IW2EN. IW2EN riesce a tenere abimente il ROS intorno alla "soglia massima di sopportazione dell'OM medio" di 1.5. Il T200, invece, ha ROS ben oltre il 2/3 in tutte le bande radioamatoriali, inducendo i suoi utenti a ripiegare sul famigerato accordatore.

Volevo concludere con una considerazione. Molti problemi "prestazionali" di queste antenne non sono dovuti al trasformatore ma al fatto che, a differenza delle antenne risonanti, queste perdonano qualunque installazione. Mettete una Yagi in cantina: non riuscirete ad usarla, perché il ROS sarà altissimo a causa delle interazioni con gli oggetti circostanti. Questo filo, invece, probabilmente avrà ROS buono pure se messo in cantina, anche se il sua resa, data la sua posizione, sara nulla.
Visti i modi agghiaccianti su come molte di queste antenne ultra-tolleranti sono installate, è normale che le prestazioni a volte risultino penalizzate.

Ciaoo
Davide









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IW1FQG

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Inserito il - 14/05/2015 : 19:03:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IW1FQG Invia a IW1FQG un Messaggio Privato
Davide: chapeu (si dice così?)
Ho lavorato 10 anni sulle antenne per motivi professionali in un centro ricerche. Condivido al 100% il tuo esposto, non avrei saputo fare di meglio.








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73,

Ugo
IW1FQG
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IZ2UUF

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Inserito il - 14/05/2015 : 19:07:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
Ciao Giovanni e grazie per essere internvenuto.

iw2en ha scritto:

La prova doveva esser fatta sul balun (UNUN), allora poteva essere meno contestabile.
Il balun in questione trasferisce energia da un impedenza di 50 a 450ohm, si doveva provare le perdite dello stesso, andando
a terminarlo sulla sua impedenza di 450 ohm e mandare un segnale conosciuto in ingresso e determinare quanto era quello
in uscita, dopo di che si poteva verificare la perdita dell stesso


I valori da me calcolati sono ottenuti misurando la differenza tra la potenza che entra nell'UN-UN e la potenza che esce.
La differenza rispetto alla prova che dici tu è che io ho eseguito la misura sui carichi disadattati che il dispositivo effettivamente incontra quando lo si usa.
Per fare un paragone, se valuto un'auto non la voglio provare solo a velocità costante su una strada liscia, vuota, dritta e senza vento come fa il costruttore quando rileva i dati per l'omologazione: voglio provarla anche sulle buche, in curva, nel traffico e sotto la pioggia.
Infatti, come si evince dai miei dati, nei punti in cui l'antenna era di suo vicino ai 450 ohm, le perdite di inserzione dell'UN-UN si riducevano a valori trascurabili.
Scopo della mia analisi era appunto capire e quantificare il vero costo di un adattamento così ad ampio spettro.

Ciaoo
Davide








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IZ2JGB

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Inserito il - 15/05/2015 : 11:53:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
Peccato che sia un Balun, ma un UNUN.

ma comunque, pace e bene :)

73,
Giorgio.








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IZ2IAM

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Inserito il - 15/05/2015 : 11:58:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2IAM Invia a IZ2IAM un Messaggio Privato
La cosa più bella sarebbe (avendo tempo a disposizione), costruire un UN-UN 9:1 con pochi euro, come illustrato in molti libri o qua: http://www.radioamatoripeligni.it/i...balun9a1.htm e fare le prove con VNA. Fare, avendo la strumentazione, le prove di UUF o ascoltare il proprio segnale mediante una SDR remota e capire se stiamo irradiando o dissipando potenza.
Inoltre sul link inserito di Ivo, si può usare lo stesso schema per avere un 4-9-16:1 contemporaneamente. Ovviamente sarà da scegliere il toroide più adatto per la banda in uso. Non pensiamo certo di usare lo stesso toroide dai 6m ai 160 hi!

Buone prove a tutti e complimenti ancora.








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http://iz2iam.jimdo.it
OB 11-3 @ 21mt
1/4lambda GP x 40/60/80m
Half Sloper x 80mt
4El Homemade V-Beam x 50Mhz @4mt
V/UHF Homemade Yagi 5+8el @ 2mt
IC7400 / FT1000MP
GS35b homemade HF linear amplifier.
8877 6m monoband homemade linear amplifier.
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IZ2UUF

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Inserito il - 15/05/2015 : 12:12:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
IZ2IAM ha scritto:

La cosa più bella sarebbe (avendo tempo a disposizione), costruire un UN-UN 9:1 con pochi euro, come illustrato in molti libri o qua: http://www.radioamatoripeligni.it/i...balun9a1.htm e fare le prove con VNA. Fare, avendo la strumentazione, le prove di UUF o ascoltare il proprio segnale mediante una SDR remota e capire se stiamo irradiando o dissipando potenza.


Ciao IAM.

Ma se leggi il mio post sopra ho proprio fatto un 9:1 prendendolo proprio dal sito che hai linkato e ho rieseguito tutte le misure.

Ciaoo
Davide








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IZ2IAM

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Inserito il - 15/05/2015 : 12:22:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2IAM Invia a IZ2IAM un Messaggio Privato
HI non avevo letto!
Perfetto allora.

73








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IZ2JGB

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Inserito il - 15/05/2015 : 15:07:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
1) chiama le cose con il suo nome, si chiamano UNUN chiamali come si deve,
visto che ti reputi un superdiotecnico.

2) nessuno ti ha attaccato, stiamo solo facendo dei confronti come e' giusto
che dei TECNICI facciano.

Qualcuno diceva :

If you can’t stand the heat, get out of the kitchen

la traduzione, visto che sei un genio, la lascio a te.


73,
Giorgio.








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IN3TGS

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Inserito il - 15/05/2015 : 16:01:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3TGS Invia a IN3TGS un Messaggio Privato
Trovo la discussione aperta da Davide IZ2UUF veramente interessante. Io non sono un tecnico, ma mi pare, grazie a queste spiegazioni, di avere le idee più chiare o quantomeno di aver colto diversi stimoli di riflessione.

Grazie anche a chi contribuisce con altre ipotesi e commenti altrettanto costruttivi. Se siete bravi e competenti, e molti di voi lo sono veramente, discutetene "dati alla mano"..per voi sarà divertente, per quelli come me istruttivo. Ne guadagnamo tutti.

Buona radio, Andrea.









Modificato da - IN3TGS in data 15/05/2015 16:01:56

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IZ2JGB

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Inserito il - 15/05/2015 : 16:51:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
Mi permetto di citarvi un interessante documento sull'argomento:


http://www.introni.it/pdf/Amidon%20...Handbook.pdf

BUona lettura.

73,
Giorgio.








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73 de IZ2JGB

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ik1wgz

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Inserito il - 15/05/2015 : 17:11:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik1wgz Invia a ik1wgz un Messaggio Privato
Ma secondo voi per questo tipo d'antenna è normale avere un rumore di fondo esagerato?
Io ho già una quattro elementi su palo carrellato ed un dipolo 40/80 attaccato al suddetto palo ad un'altezza di circa 15 m dal suolo totali. come backup e radioascolto generico ho installato tra casa ed un albero a 10 m circa d'altezza un unun 9:1 e 88 piedi di filo (27m circa) come consigliato dal sito di balun design, da cui avevo preso l'unun. Come ros ci siamo, dai 160 ai 10 metri varia dai 1.5 ai 2.3.

Però:
- 30/40/80/160 il rumore va da s8 a s9+20 sulla banda più bassa, neanche sul dipolo 40/80, che già è rumoroso, ce n'è tanto così
- oggi che c'era forte vento il ros 'ballava' insieme all'antenna

forse un choke balun prima dell'ingresso del coassiale in stazione aiuterebbe?








Modificato da - ik1wgz in data 15/05/2015 17:12:52

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IZ7QLY

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Inserito il - 15/05/2015 : 17:34:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ7QLY  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ7QLY Invia a IZ7QLY un Messaggio Privato
IW2EN..

L' unica cosa che ti si contesta è la dicitura : adattatore ad alta efficienza per reclamizzare il tuo prodotto..ti basterebbe semplicemente cambiare quella dicitura con : adattatore con migliore efficienza rispetto i tradizionali..( dire ad alta efficienza lascia intendere che è un oggetto che introduce poche perdite ) ..è CHIARO CHE GLI ADDETTI AI LAVORI vogliano capire cosa c' è di vero in quella dichiarazione....grosso modo le cose stanno come le descrive Davide..anche il tuo punto di vista non è errato..per ogni lunghezza di cavo/radiante sul punto di alimentazione esiste un impedenza diversa..come sappiamo un adattatore magico non esiste..il momento in cui all' adattatore gli si presenta un impedenza diversa dai 450 ohm ideali comincia a riscaldare repentinamente ..saturando appunto i nuclei in modo direttamente proporzionale alla potenza inoltre, con l' aumento di potenza/temperatura dissipata avviene anche un abbassamento della soglia di isolamento ....poi, molti di noi sanno che il prodotto ideale in tutti i circuiti di trasformazione non esiste..si differenzia sempre tra l' ideale ed il reale..ed in qualsiasi rapporto di trasformazione ci sono delle perdite..



Ora..sotto esame c'è il tuo prodotto ..sia chiaro !!...non è sul banco degli imputati e nessuno lo disprezza..anzi, soddisfa ampiamente le necessità degli OM meno fortunati con gli spazi ...ed è un bene che un prodotto made in italy venga difeso e tutelato !! ma, se eventualmente sui forum ti passano delle dritte..FALLE TUE !!..ne beneficerà il tuo mercato...

Dimenticavo...i forum sono letti da migliaia di persone..forse è il caso di cambiare opinione sull' uso dei forum e di coloro che scrivono..sono appunto i forum che ti hanno fatto crescere come produttore..basta mettere il tuo nominativo nei termini indesiderati ed automaticamente e definitivamente tutte le discussioni con le tue realizzazioni associate al nominativo scompaiono ben presto . ...I forum + grandi ti hanno dato visibilità e possibilità di pubblicizzare indirettamente i tuoi prodotti..ti hanno dato una gran mano di aiuto !!....non esiste solo questo forum..ci sono forum con il doppio di utenti !!

Furbescamente potresti rovesciare la medaglia in tuo favore chiedendo ai "tecnici" : come fareste voi per realizzare un 9=:1 che sia commerciale, dai costi contenuti e che introduca delle perdite accettabili al variare di impedenza presentata ai capi di un adattatore ? .poi vedi come cambiano le cose..

Io guardo con stima le realizzazioni IT...in particolar modo quando soddisfano le richieste del mercato...quando posso spendo sempre parole a favore del nostro prodotto....comprendo le difficoltà di mercato e ti faccio i complimenti per quel che riguarda la tua iniziativa produttiva..

Un saluto Gianluca...








Modificato da - IZ7QLY in data 15/05/2015 18:44:02

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73 Gianluca IZ7QLY


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ik8hcg

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IZ7QLY (BRAVO)
Furbescamente potresti rovesciare la medaglia in tuo favore chiedendo ai "tecnici" : come fareste voi per realizzare un 9=:1 che sia commerciale, dai costi contenuti e che introduca delle perdite accettabili al variare di impedenza presentata ai capi di un adattatore ? .poi vedi come cambiano le cose..

per IW2EN di sicuro non avresti risposta








Modificato da - ik8hcg in data 15/05/2015 19:27:22

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IZ5WNW

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Inserito il - 15/05/2015 : 20:28:14  Link diretto a questa risposta
IN3TGS ha scritto:



Se siete bravi e competenti, e molti di voi lo sono veramente, discutetene "dati alla mano"..per voi sarà divertente, per quelli come me istruttivo. Ne guadagnamo tutti.

Buona radio, Andrea.




Andrea ha ragione, questi sistemi sono molto utilizzati e da studi analitici di questo tipo tutti ne possono trarre guadagno, sperimentatori, produttori ed utenti finali.
Può sembrare strano ma saper ascoltare è importante; lo scorso anno è deceduto un professore unico dal punto di vista professionale, una cara persona che ho avuto l'onore di conoscere e con cui qualche volta ho avuto la fortuna di lavorare insieme. Tra le varie cose che spesso ci insegnava non si dimenticava mai di dirci di saper ascoltare, tutti, perchè è ascoltando tutti che si apprende sempre qualche novità e ci si arricchisce.
Tocca a noi far tesoro di quanto ci ha esposto Davide!
73 Stefano








Modificato da - IZ5WNW in data 15/05/2015 20:34:02

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IZ8EGM

ex iz0egm



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onestamente questo tono da professorino "so tutto io" non lo capisco anzi da questa discussione ci potrebbe pure uscire qualche ulteriore miglioramento al progetto anche se ce poco da migliorare con carichi cosi disadattati ce solo la produzione di calore sul toroide di qualsiasi mescola sia.
il problema è che vogliamo chiamare antenna un sistema buono solo per chi purtroppo ha poco spazio ed idee perche altrimenti di antenne filari efficienti ce ne sono almeno una dozzina basta spulciare l'handbook o san google.
per l'amico che chiedeva se il choke migliora il rumore in rx posso affermarti con certezza che non serve a niente in rx l'antenna tirera dentro tutta la schifezza che ce nello spettro rf in quanto larga banda e non sintonizzata sulla frequenza desiderata.
il choke è solo un blocco rf posto tra antenna e radio utile quindi solo in tx.
cari colleghi non pensate che esistono antenne o unun miracolosi su questo argomento è gia stato detto tutto quanto il necessario ce solo chi sfrutta a suo vantaggio una ignoranza sull'argomento tipico del radioamatore "pigiabottoni" e con questo non voglio offendere nessuno me ne guarderei bene dal farlo.
ringrazio il collega IZ2UUF per aver voluto condividere con noi il suo gioco e spero ne condivida degli altri perchè da spunti di riflessione e per i meno preparati magari chiarisce come funzionano certi dispositivi

73
iw2en ha scritto:

LO sappiam tutti che si chiama UNUN
VOLGARMENTE lo chiamano balun ma lo sappiamo di che si tratta.

Ultima precisazione poi non perdo piu tempo...

Ricapitoliamo
prova fatta con t200-2 non amidon ma clone , e' rosso ferrari AMIDON, quel li al ma par culur matum MICROMETAL 1 EURO
VE LI FORNISCO A CAMION PER 1 EURO CAD ...::

piu swr meno gestibile perdita inferiore secondo iz2uuf
prova col mio : meno swr piu gestibile perdita maggiore secondo sempre davide

hai tenuto conto del swr che c'e tra filo e antenna??
perde meno il t200 ma quanto trasferisce sul filo?
quanto irradia il filo? uno perde di piu uno perde di meno ma se l'swr sul filo
per entrambi e' alto quello irradiato sara' lo stesso.

Dal momento che si faceva sta prova che reputo sempre una cosa empirica
si doveva usare un sistema per misurare l'effettiva energia irradiata.
Il unun col filo e' un antenna .
O si prova solo il balun o si prova tutta la antenna creata con balunS (unun se no lo sottolineano).
Quindi magari un misuratore di campo banale altrimenti ragazzi son tutte str*****e campate per aria
e prove impiriche che poi nella realta non sta cosi'

Poi i balun si costruiscono e progettano per carichi adattati si sa benissimo che se fortemente disadattati
hanno problemi. Sinceramente ho visto proprio qui su sto bucuum , scusate forum, una montagna di foto
di avvolgimenti con resitenze 300 200 450 ohm e via poi col ros 1.1 e via con le foto, e via con mfj super star
fotografato da tutti i lati piu della Paris Hilton......... QUINDI? saran tutti idioti quelli che lo fanno lo fotografano
lo metton sul forum con le resistenze a X OHM?
Si vede che cercavo di farlo al meglio sulla loro impedenza caratteristica .
DA domani fatelo disadattato mettete foto col 4:1 con resistenza da 10 ohm....ahhhhhhh !!! Chi lo fa piu disadattato vince la bambolina...ahhh

QUESTA E ' LA STESSA STORIA DI QUELLI CHE METTONO IL WATTMETRO TRA ANTENNA CON ROS E ACCORDATORE
POI DICONO : AZZZOLINA INVECIE DI 100 W ESCO CON 200W ......AHHHHH

BACI E ABBRACCI









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73 de IZ8EGM-K0ONE Aurelio

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IK4NMF

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Inserito il - 17/05/2015 : 18:05:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
IZ8EGM ha scritto:

onestamente questo tono da professorino "so tutto io" non lo capisco anzi da questa discussione ci potrebbe pure uscire qualche ulteriore miglioramento al progetto anche se ce poco da migliorare con carichi cosi disadattati ce solo la produzione di calore sul toroide di qualsiasi mescola sia.
il problema è che vogliamo chiamare antenna un sistema buono solo per chi purtroppo ha poco spazio ed idee perche altrimenti di antenne filari efficienti ce ne sono almeno una dozzina basta spulciare l'handbook o san google.
per l'amico che chiedeva se il choke migliora il rumore in rx posso affermarti con certezza che non serve a niente in rx l'antenna tirera dentro tutta la schifezza che ce nello spettro rf in quanto larga banda e non sintonizzata sulla frequenza desiderata.
il choke è solo un blocco rf posto tra antenna e radio utile quindi solo in tx.
cari colleghi non pensate che esistono antenne o unun miracolosi su questo argomento è gia stato detto tutto quanto il necessario ce solo chi sfrutta a suo vantaggio una ignoranza sull'argomento tipico del radioamatore "pigiabottoni" e con questo non voglio offendere nessuno me ne guarderei bene dal farlo.
ringrazio il collega IZ2UUF per aver voluto condividere con noi il suo gioco e spero ne condivida degli altri perchè da spunti di riflessione e per i meno preparati magari chiarisce come funzionano certi dispositivi



Perdonami Aurelio se ti correggo una inesattezza:

un choke RF opportunamente posizionato contribuisce in modo determinante a ridurre se non ad annullare le correnti RF sulla parte esterna del cavo coassiale. Queste correnti possono raggiungere il ricevitore sia sotto forma di segnale che di rumore generico che viene rivelato. Così per citare un esempio quando nel 2010 installai alcune Beverage nei campi intorno a casa per la ricezione sui 160 metri, l' aggiunta di una cinquantina di ferriti toroidali sul cavo di ogni singola beverage poste a una certa distanza dal paletto di terra di riferimento, seguite da un secondo paletto di terra immediatamente dopo di esse prima di percorrere il tratto di cavo che entra in casa, ha ridotto il rumore mediamente di un diecina di dB.
A quel tempo era attivo un trasmettitore RAI a 567 KHz con qualche diecina di KW a 3 Km da casa mia e, feci un esperimento per provare la qualità dei choke che stavo realizzando per le beverage, stendendo una cinquantina di metri di cavo RG58 nel prato, chiudendolo su una estremità su di un carico a 50 ohm e dall' altra parte lo collegai al ricevitore. Senza il choke RF ascoltavo l' emittente intorno a S5 e, inserendo il choke seguito da un paletto di terra immediatamente prima di entrare in casa, il segnale era appena percettibile sul ricevitore.
Stessa cosa ho fatto adesso dopo la mini whip che utilizzo per la ricezione sui 630 metri, riducendo il rumore anche in questo caso di alcuni dB. Da notare che all' entrata dei cavi in casa ovvero a circa due metri di distanza dall' apparato, ho installato un pannello di alluminio con una serie di doppie femmine sia N che BNC, messo a terra da due paline lunghe due metri collegate ad esso con due cavi da 50mm^2 lunghi meno di un metro e, ogni cavo che arriva al pannello ha il suo bravo RF choke.

73, Fausto IK4NMF








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IZ2UUF

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Inserito il - 17/05/2015 : 18:56:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
Ciao a tutti.

Come promesso, passo anche ad illustrare la metodologia impiegata per eseguire le misure.

Innanzitutto, prima di eseguire qualunque misura, bisogna stabilire qual'è l'obiettivo che si desidera conseguire. Sembra una banalità ma capita spessissimo di trovare pubblicati su varie fonti misure eseguite con atrezzature anche professonali che però non stanno affatto misurando quello che si sta cercando di quantificare.
Il mio obiettivo era quello di stabilire, nel suo lavoro di adattatore di impedenza, come questo tipo di trasformatori si comportassero dal punto di vista dell'insertion loss.
Inoltre, non mi interessavano dati su qualunque impedenza possibile immaginabile, ma quelli relativi all'impiego con le impedenze presentate dalle filari delle dimensioni consigliate dai produttori/testi.
In questa misura non volevo valutare l'efficacia di queste antenne rispetto ad altre ma semplicemente capire il "prezzo" della trasformazione di impedenza, stabilendo il costo minimo, massimo e cosa condizioni queste variazioni.

Questa misura è molto semplice: si misura quanta potenza entra nel dispositivo e quanta ne esce. La differenza è l'insertion loss, cioè quella dissipata in calore.

Se da un punto di vista logico questa misura è molto semplice, dal punto di vista pratico non è molto banale per due fattori:
1) nel fare la misura non bisogna alterare la geometria dell'antenna, che è meno ovvia di quel che sembri,
2) la potenza va misurata su carichi complessi (cioè resistivi e reattivi) e non sul classico carico a 50+j0

GEOMETRIA DELL'ANTENNA
Per definire come e dove eseguire le misure, dobbiamo prima stabilire quali sono i punti di ingresso ed uscita, oltre a quali elementi compongano l'antenna e, di conseguenza, la sua impedenza. Infatti non vogliamo incorrere nell'errore di misurare qualcosa di diverso da quello che è nel suo caso reale.

Questo è lo schema dell'antenna, con l'UN-UN rapresentato da una "black box" con il punto interrogativo.



Si noti che il cavo coassiale è rappresentato con tre conduttori: infatti, per via dell'effetto pelle, il coassiale trasporta energia sulla superficie esterna del centrale (rosso), sulla superficie interna dello schermo (blu), portando le correnti differenziali, e, come terza via, sulla superficie esterna dello schermo (nero tratteggiato), trasportanto le correnti di modo comune. Per chi volesse saperne di più in merito, http://www.iz2uuf.net/article11.html.

Il circuito di input (cioè dove la potenza viene immessa nell'UN-UN) è quello evidenziato in figura:



In sostanza, è il centrale e la calza del coassiale.

Il circuito di output, cioè quello che riceve la potenza e si occupa di irradiarla, è quello evidenziato nel circuito qui sotto:



Come si vede è come se fosse un dipolo in cui un ramo è il filo che in genere definito "radiante", mentre l'altro ramo è tutta la calza del coassiale, il cavo "-" dell'alimentatore, la calza del cavo del microfono, il contenitore della radio e quan'taltro vi sia collegato. Attenzione, questo non è un difetto di questa marca/modello, ma è il normale funzionamento di un circuito basato su un-un e, più in generale, di qualunque antenna sia collegata ad un coassiale senza un valido BAL-UN.

Chi avesse dubbi può tranquillamente verificarlo usando un amperometro RF, come si vede in questo video dove ho confrontato una end-fed con UN-UN ad un dipolo simmetrico con linea bilanciata e balun.
Nel guardare il video che segue, si ricordi che per la legge della reciprocità, per scoprire quali parti dell'antenna ricevano, basta scoprire quali trasmettano.



Per questa ragione, nell'eseguire le misure e non falsarne i risultati, è necessario che tutti i componenti (radio, alimentatore, coassiale, ecc.) siano presenti e non modificati tra una misura e l'altra.


MISURA DI CARICHI COMPLESSI
Una volta stabilito quali sono i punti di misura, dobbiamo vedere come misurare la potenza che vi viene trasferita.
Per questo viene utile la legge di Ohm: P=V2/R.

Naturalmente qui non ci troviamo in corrente continua ma in un circuto a corrente alternata. Per questo dobbiamo usare la versione per la corrente alternata che impiega valori complessi: P=V2/Z.
Questa formula ci fornisce due valori, la potenza reale e la potenza reattiva: la prima è quella che ci interessa, perché è la potenza effettivamente consumata dal carico.

Vi risparmio tutta la matematica intermedia, ma la conclusione è che avendo la tensione VRMS della sinusoide del segnale e l'impedenza nella forma R e X, calcoliamo la potenza in Watt così: Preale = VRMS2 * R / (R2 + X2).

A questo punto non resta che procurarci R, X e VRMS.

Ho pertanto realizzato questo semplice circuito:




Ecco lo schema interno:



Si mette collega un VNA alla presa "VNA" e un oscilloscopio alla presa "SCOPE". Si seleziona "Z" e si misura l'impedenza complessa (R e X) del carico. Quindi si seleziona "V", si trasmette con una radio e con l'oscilloscopio si legge la tensione RMS. Dalla formula illustrata sopra, si ottiene la potenza.



VERIFICA DELLA MISURA
Per stabilire l'attendibilità di questa misura, ho eseguito un test alternativo di confronto.

Ho realizzato un circuito costituito da una resistenza da 50 OHm 1/2W (due da 100 1/4 in parallelo), un condensatore da 47pF e una sonda termometrica LM35:



Il tutto è stato ricoperto di pasta termo-conduttiva e incorporato in un cilindretto d'alluminio e ricoperto da materiale isolante:



Il circuito presenta due impedenze: 50 ohm se alimentato tra A e B, e 36.14-327.73j a 7 MHz se alimentato tra A e C, dove alla resistenza di R1 si somma anche la resistenza dissipativa e la capacità di C1.
Essendo sempre lo stesso circuito, il suo calore specifico e la sua massa sono costanti.
A questo punto non resta che alimentare per 20" il circuito versione 50 ohm direttamente dalla radio e, dopo che si sia raffreddato, per altri 20" nella versione reattiva tramite accordatore.
La sonda LM35, collegata ad un Arduino, rileva la variazione di temperatura T1 e T2 nei due casi: come le leggi della fisica insegnano, il rapporto T1/T2 è la lo stesso rapporto che c'è tra le due potenze impiegate P1 e P2 (misura bolometrica). Naturalmente la versione con accordatore sarà più bassa per via della potenza dissipata dallo stesso.

Ho quindi eseguito la stessa misura con il metodo del VNA e le tensioni. Con il metodo bolometrico ho ottenuto una differenza di 2dB, con quello impedenza/tensione, 2.2dB, dando così una conferma all'accuratezza del metodo.


NOTE SU METODI ALTERNATIVI DI MISURA
Questo thread ha provocato un inaspettato intasamento della mia casella di posta elettronica.
Qualcuno si è chiesto perché la misura non sia stata fatta:
1) con analizzatore di spettro e tracking, collegando due dispositivi back-to-back e misurandone la curva di attenuazione da poi dividere in due;
2) con misura del campo irradiato in confronto ad altre antenne;

Beh, le risposte sono molto semplici:
1) la misura back-to-back fa lavorare il trasformatore ad una impedenza di circa 450+j0, che è un caso ideale; essendo lo scopo del test scoprire le dissipazioni nel caso di disadattamento, cioè nel caso reale, sarebbe stato piuttosto ridicolo eseguire una misura che non contempla questo caso;
2) la misura del campo irradiato comprende tutto il sistema d'antenna: si sarebbe solo avuto un quadro generale di tutta un sistema realizzato con quel metodo e non un dato preciso sul ruolo del componente in esame.


Spero che queste informazioni siano utili a chi vorrà approfondire il funzionamento di sistemi d'antenna.

73 de Davide IZ2UUF








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IZ8EGM

ex iz0egm



Inserito il - 17/05/2015 : 18:57:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8EGM  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8EGM Invia a IZ8EGM un Messaggio Privato
ciao Fausto
certo che puoi correggermi siamo qui per imparare!
diciamo che sono stato troppo frettoloso nella risposta quando si da una risposta su questi argomenti per dare una risposta esaustiva bisognerebbe diventare logorroici per essere il più precisi possibili.
allora mi pare di aver letto che il collega ha un rumore di s9+10 db su una random wire e difficilmente un choke potrebbe portargli grossi vantaggi in termini di rx il blocco (choke) lo si mette soprattutto per il tx per evitare che anche il cavo si accoppi all'antenna facendo impazzire il nostro transceiver.
io stesso nel corso degli anni ho più volte provato queste antenne random e ai vari balun ed unun ho sperimentato di tutto a volte provavo sollievo dai grossi segnali broadcasting mettendo un collegamento di terra perfetto all'antenna ed il risultato era migliore che il choke parliamo sempre in termini di rx.
ho sempre scartato alla fine questo tipo di antenna sia per il rumore che per l'efficienza in tx.
ci sono a mio avviso sistemi molto piu performanti certo se con un solo filo messo qua e la a zig zag si pretende di lavorare tutte le HF senza rumore e con efficienza e ci si affida ad un balun o unun sperando che facciano il miracolo be siamo fuori strada è come avere "la botte piena e la moglie ubriaca"

IK4NMF ha scritto:


Perdonami Aurelio se ti correggo una inesattezza:

un choke RF opportunamente posizionato contribuisce in modo determinante a ridurre se non ad annullare le correnti RF sulla parte esterna del cavo coassiale. Queste correnti possono raggiungere il ricevitore sia sotto forma di segnale che di rumore generico che viene rivelato. Così per citare un esempio quando nel 2010 installai alcune Beverage nei campi intorno a casa per la ricezione sui 160 metri, l' aggiunta di una cinquantina di ferriti toroidali sul cavo di ogni singola beverage poste a una certa distanza dal paletto di terra di riferimento, seguite da un secondo paletto di terra immediatamente dopo di esse prima di percorrere il tratto di cavo che entra in casa, ha ridotto il rumore mediamente di un diecina di dB.
A quel tempo era attivo un trasmettitore RAI a 567 KHz con qualche diecina di KW a 3 Km da casa mia e, feci un esperimento per provare la qualità dei choke che stavo realizzando per le beverage, stendendo una cinquantina di metri di cavo RG58 nel prato, chiudendolo su una estremità su di un carico a 50 ohm e dall' altra parte lo collegai al ricevitore. Senza il choke RF ascoltavo l' emittente intorno a S5 e, inserendo il choke seguito da un paletto di terra immediatamente prima di entrare in casa, il segnale era appena percettibile sul ricevitore.
Stessa cosa ho fatto adesso dopo la mini whip che utilizzo per la ricezione sui 630 metri, riducendo il rumore anche in questo caso di alcuni dB. Da notare che all' entrata dei cavi in casa ovvero a circa due metri di distanza dall' apparato, ho installato un pannello di alluminio con una serie di doppie femmine sia N che BNC, messo a terra da due paline lunghe due metri collegate ad esso con due cavi da 50mm^2 lunghi meno di un metro e, ogni cavo che arriva al pannello ha il suo bravo RF choke.

73, Fausto IK4NMF








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IZ2UUF

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Inserito il - 17/05/2015 : 19:12:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
IK4NMF ha scritto:
un choke RF opportunamente posizionato contribuisce in modo determinante a ridurre se non ad annullare le correnti RF sulla parte esterna del cavo coassiale. Queste correnti possono raggiungere il ricevitore sia sotto forma di segnale che di rumore generico che viene rivelato.


Confermo.
Il "choke" è un balun in corrente. Bal-un converte da "bilanciato" a "sbilanciato", che tradotto il altre parole, vuol dire "evitare che la calza del coassiale e tutte le masse siano parte dell'antenna".
Dato il "Principio di reciprocità" (http://it.wikipedia.org/wiki/Princi...agnetismo%29), dove un circuito irradia parimenti riceve, anche se gli effetti sulla ricezione spesso passano inosservati o erroneamente attribuiti.

Tempo fa ho realizzato un setup che mi consentisse in pochi secondi di bypassare il balun su un dipolo per realizzare questo video:



In quest'altro video si vede la differenza in ricezione nell'alimentare un dipolo a linea bilanciata tramite un accordatore bilanciato di mia costruzione e un comune accordatore MFJ senza balun:



Buona visione!

Ciaoo
Davide

P.S.: il fatto che un balun possa anche aggiustare l'impedenza, è una funzione accessoria a quella descritta sopra. E come un telefonino che sfrutta lo stesso hardware per fare anche le foto. Parlando in generale, sostenere che se l'impedenza è 50 ohm allora il balun non serve equivale a dire che se non si devono fare foto, il telefono non serve.








Modificato da - IZ2UUF in data 17/05/2015 19:17:20

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IZ1ELQ

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Inserito il - 17/05/2015 : 19:19:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1ELQ Invia a IZ1ELQ un Messaggio Privato
WOW! notevole davvero e fa riflettere soprattutto per il fatto che sono test eseguiti sul campo e in condizioni reali, con strumentazione alla portata di tutti. Rivelo da però, da parte dei soliti, la necessità di trasformare una discussione tecnica di spessore elevato, in polemica: ma non avete qualche contest al quale partecipare?....







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Paolo Crivellari

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iw2fnd

Moderatore


Inserito il - 17/05/2015 : 23:10:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw2fnd Invia a iw2fnd un Messaggio Privato
Il metodo migliore che ho trovato per misurare la potenza dissipata da un toroide avvolto a BAL-UN o a UN-UN è quello di metterlo in un calorimetro.
Operazione non semplice se si usa l'acqua o l'olio. Nel primo caso per mantenere l'isolamento nel secondo perchè non è facile sapere la capacità termica dell'olio (oltre che sporcare parecchio).
La termografia invece dà buoni risultati qualitativi ma non quantitativi a causa dell'aleatorietà della dissipazione in aria.

'73 de iw2fnd Lucio








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Il meglio è nemico del bene! (Voltaire)

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IK4YNG

meno di 50 messaggi sul Forum


Inserito il - 17/05/2015 : 23:30:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4YNG Invia a IK4YNG un Messaggio Privato
Volevo inviare a IZ2UUF una mail dal sito Arifidenza, ma non me la lascia scrivere...
allora ho cercato la sua email su QRZ e spero che quell'indirizzo sia valido.

scusate l'inesperienza sul forum...

73 de IK4YNG Paolo








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IK4YNG Paolo

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IK2CLB

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Inserito il - 18/05/2015 : 08:31:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK2CLB Invia a IK2CLB un Messaggio Privato
Volevo inviare a IZ2UUF una mail dal sito Arifidenza, ma non me la lascia scrivere...

Prendo spunto da questa citazione, per dire che sarebbe bello ed interessante che le domande, le risposte ed eventuali suggerimenti, venissero fatti in pubblico e non via mail per due semplici motivi:
1) condividere serve a chi legge per capire ed imparare.
2) la casella di posta di iz2uuf non risulterà intasata, e non costringerà Davide a rispondere a tutti ( magari su quesiti uguali o simili) perdendo del tempo prezioso che può impiegare nei suoi esperimenti che gentilmente condivide con noi.


Fausto,
sono pienamente d' acoordo con te, ormai la campagna pro choke la faccio da un po' qui in giro, ma sembra che alcuni siano allergici ad impiegare toroidi o semplici ugly balun nelle anche più semplici realizzazioni.
Stò dotando di Balun tutte le mie beverage, utilizzando quei bellissimi toroidi blu che hanno un buon isolamento fino a 400 khz.
Dopo aver letto gli articoli di Davide, e aver finalmente costruito lo strumento "rivela correnti comuni" non riesco a pensare a non averlo.
http://www.iz2uuf.net/article13.html

73 de Marco








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Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.
A. Einstein

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i3pve

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Inserito il - 18/05/2015 : 13:37:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i3pve  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  i3pve Invia a i3pve un Messaggio Privato
Messaggio di IZ2UUF

Ciao a tutti.

Come ben sappiamo, esistono in commercio vari tipi di antenna basate su un un-un (es. 9:1) al quale si collega un filo (o uno stilo verticale) e dall'altra parte direttamente il coassiale.
Uno degli aspetti più apprezzati è che questi dispositivi regalano ROS bassissimi su tutte le bande tanto da non richiedere l'uso dell'accordatore.

Ma come funzionano?

Una delle spiegazioni fornite dai produttori di queste antenne è la seguente: "siccome una random-wire ha impedenza di circa 450 ohm, con un trasformatore 9:1 ad alta efficienza la portiamo a 50 ohm e così la radio può utilizzarla senza accordatore".

Per studiarne il funzionamento e le prestazioni, e per verificare le affermazioni dei produttori, ho deciso di installare una di queste antenne ed effettuare delle misure.
Con UN-UN 9:1 di IW2EN modello 1X35-9 ho realizzato una end-fed di 25.6m, misura indicata dal produttore. La end-fed parte dal terrazzo e sale a circa 10m a V invertita.
Collegata a 25m di cavo coassiale, il ROS appare subito buono se non ottimo su tutte le bande:



A questo punto, però, per saperne di più dobbiamo misurare l'impedenza che ha veramente l'antenna a monte del 9:1.
Per sapere l'impedenza, però, non basta collegare il filo al VNA: infatti l'antenna è costituita dal filo cosidetto "radiante" ma anche da tutta la calza del coassiale e tutto quanto vi è collegato in stazione.
Ciò si vede chiaramente dalla misura delle correnti. Il filo "radiante", ovviamente, irradia:



Ma irradia altrettanto il coassiale:



Per questa ragione ho realizzato uno apposito strumento che consente di inserirsi nei punti chiave senza cambiare la geometria dell'antenna e misurarne l'impedenza:



Non solo ne misura l'impedenza, ma tramite un collegamento con l'oscilloscopio è possibile vedere le tensioni e da quelle, con un po' di matematica a numeri complessi, ottenere la potenza reale trasferita in quel punto.



Innanzitutto verifichiamo subito la spiegazione tecnica "l'impedenza è circa 450 ohm".
Questo è il plot della |Z| dell'antenna; la banda rosa è il range 430-480 ohm:



Come qualunque simulatore poteva predire in due secondi, l'impedenza è quasi sempre tutt'altro che 450 ohm. Pertanto un trasformatore 9:1 non dovrebbe dare il ROS che invece questo da.

Infatti, in questo grafico confrontiamo il ROS che dovrebbe essere ottenuto da un trasformatore 9:1 perfetto (viola) sull'impedenza realmente presentata dall'antenna a confronto dal ROS effettivamente misurato in uscita dell'UN-UN 1X35-9 (verde):



Come si vede, questo dispositivo è ben lungi da essere un 9:1 perfetto. Non solo, ma se lo fosse non avremmo il ROS fantastico che invece abbiamo.

Come fa a funzionare, allora?
Per funzionare viene impiegata una resistenza dissipativa in paralello all'antenna con la funzione di mitigare le stazionarie. Attenzione, non è necessario che ci sia dentro veramente una resistenza, ma la dissipazione in calore a cui questi trasformatori vanno incontro realizza di fatto questa funzione.

Grazie allo strumento di misura di cui sopra, possiamo finalmente calcolare la potenza che viene erogata dalla radio e quella che viene effettivamente trasmessa all'antenna.

Il setup prevede un FT817 a minima potenza (0.5W) come trasmettitore, 25m di RG-213 che fanno un bel giro sul terrazzo e 25.6m di filo "radiante". Completa la dotazione il VNWA3 per la misura delle impedenze e l'oscilloscopio per il rilevamento della potenza.



Per prima cosa, rileviamo la potenza su carico fittizio. Questo ci dirà qual'è la potenza massima dell'apparato in condizioni ideali:

07.105983 MHz 0.569857 W 27.557659 dBm
14.201832 MHz 0.587706 W 27.691602 dBm
21.204029 MHz 0.605947 W 27.824350 dBm
28.508791 MHz 0.639145 W 28.055995 dBm


Questa invece è la potenza che la radio effettivamente riesce ad erogare sulla linea una volta collegato l'UN-UN di IW2EN. In quelle condizioni infatti il ROS è buono ma non è perfetto come quello del carico fittizio.
In ogni caso i valori sono ottimi, dato che sono solo 0.1/0.2 dB meno che nel caso ideale:

07.105983 MHz 0.549637 W 27.400760 dBm
14.201832 MHz 0.554677 W 27.440402 dBm
21.204029 MHz 0.566304 W 27.530499 dBm
28.508791 MHz 0.628799 W 27.985115 dBm


Ora, misuriamo la potenza che effettivamente viene irradiata in antenna:

7.105983 MHz 0.119947 W 20.789911 dBm
14.201832 MHz 0.349116 W 25.429702 dBm
21.204029 MHz 0.461024 W 26.637231 dBm
28.508791 MHz 0.115896 W 20.640684 dBm


In pratica, sono spariti fino a 7 dB trasformati in calore dal trasformatore di impedenza. In 40m con 550mW erogati dalla radio, sono stati irradiati solo 112mW cioè solo il 20%!

Proviamo ora a sostituire il 9:1 con un vecchio accordatore:



Questa è la potenza misurata in antenna con l'accordatore al posto del 9:1 (attenzione non in stazione ma sul tetto al posto del 9:1):

07.105983 MHz 0.265882 W 24.246883 dBm
14.201832 MHz 0.547778 W 27.386043 dBm
21.204029 MHz 0.231079 W 23.637595 dBm
28.508791 MHz 0.074976 W 18.749248 dBm


In questo caso le perdite sono state molto minori. A parte i 9 dB in 10m, dove evidentemente si è trovato in una condizione di impedenza critica facendo comunque meglio del 9:1, nelle altre bande le perdite variano da qualche dB a frazioni di dB.

In definitiva, le antenne "magiche" di questo tipo si basano sul concetto del carico fittizio in parallelo.
Solo qualche punto percentuale delle potenza effettivamente immessa viene irradiata, mentre la rimanente diventa calore.
Le pubblicità dove vengono osannate le maggiori qualità di "efficienza" di questa o quella mescola sono, a mio avviso, ingannevoli perché è proprio l'inefficienza a far funzionare queste antenne. Come abbiamo visto, infatti, se il trasformatore fosse perfetto (efficienza al 100% = nessuna perdita) il ROS sarebbe altissimo e l'antenna finirebbe nella spazzatura.

In questo caso le perdite sono state in alcuni casi minori. A parte i 9 dB in 10m, dove evidentemente si è trovato in una condizione di impedenza critica, nelle altre bande le perdite variano da qualche dB a frazioni di dB.

In definitiva, le antenne "magiche" di questo tipo si basano sul concetto del carico fittizio in parallelo.
Solo una certa percentuale delle potenza effettivamente immessa viene irradiata, mentre la rimanente diventa calore.
Le pubblicità dove vengono osannate le maggiori qualità di "efficienza" di questa o quella mescola sono ingannevoli perché è proprio l'inefficienza a far funzionare queste antenne. Come abbiamo visto, infatti, se il trasformatore fosse perfetto (efficienza al 100% = nessuna perdita) il ROS sarebbe altissimo e l'antenna finirebbe nella spazzatura.

Capisco anche che nelle pubblicità di questo tipo di antenne si debbano raccontare un po' di fandonie perché nessuno comprerebbe un'antenna che dissipa in calore il l'80% della potenza che vi si immette.
Anche perché queste antenne funzionano ugualmente, dato che 6/7dB di perdita non pregiudicano i collegamenti più di tanto. Nel confronto con altre antenne di simile estensione ma diversa alimentazione, difficilmente ho trovato segnali che fossero incomprensibili con la end-fed di IW2EN. Arrivavano più bassi ma comunque arrivavano quasi tutti. Il problema grosso, se vogliamo, è più il rumore che il coassiale tira dentro, che a casa mia è particolarmente evidente in 40m, ma questo è un altro discorso.

La grossa sfida per questi trasformatori non è quella di essere efficienti, ma di riuscire a smaltire l'enorme calore quando vengono usati con potenze elevate, cosa che chi le possiede tende a fare per "farsi sentire".

Ciaoo
Davide



OK BELLE TUTTE QUESTE PROVE STRUMENTALI , MA CI VORREBBE ANCHE QUALCHE TEST COMPARATIVO ! IO POSSO DIRVI CHE CON LA MIA ANTENNA VERTICALE DI IW2EN HO FATTO IL GIRO DEL MONDO CON POCHI WATT , A VOLTE VA MOLTO MEGLIO DEL DIPOLO ROTATIVO COMET .... QUINDI COME LA METTIAMO ?








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IZ3OKW

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Inserito il - 18/05/2015 : 13:59:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ3OKW Invia a IZ3OKW un Messaggio Privato
Salve ‘PVE,
dacci qualche dato in più, per tentare un ragionamento (per esempio sull’angolo di radiazione).
A quale frequenza hai fatto dx con la verticale ‘2EN ? A che altezza è installato il dipolo Comet, e a che frequenza lo vedi perdente con la verticale '2EN ?

Luca








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IZ2UUF

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Inserito il - 18/05/2015 : 14:57:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2UUF Invia a IZ2UUF un Messaggio Privato
i3pve ha scritto:

OK BELLE TUTTE QUESTE PROVE STRUMENTALI , MA CI VORREBBE ANCHE QUALCHE TEST COMPARATIVO ! IO POSSO DIRVI CHE CON LA MIA ANTENNA VERTICALE DI IW2EN HO FATTO IL GIRO DEL MONDO CON POCHI WATT , A VOLTE VA MOLTO MEGLIO DEL DIPOLO ROTATIVO COMET .... QUINDI COME LA METTIAMO ?


Ciao PVE.

Come la mettiamo? Non saprei, io mi sono limitato a studiare le prestazioni di un singolo componente per capire come fa a fare il lavoro che fa. Così come una pompa dell'olio non fa un'automobile, un UN-UN non fa un'antenna. Così come nessuno si azzarderebbe mai a valutare le prestazioni generali di un'auto dopo averne misurato solo la pompa dell'olio, perché mai avrei dovuto farlo io con l'UN-UN?

Però hai proprio ragione: ci vorrebbe qualche test comparativo tra antenne complete. Hai fatto bene a proporlo. Ma non i soliti test approssimativi "ho ROS 1 e ho collegato un Russo in 20m", ma di quelli scientifici, che spiegano delle diverse prestazioni anche il perché, il come e, non ultimo, il quanto. Una prova che sveli come la combinazione delle prestazioni dei singoli componenti concorra a produrre il risultato generale.

Ringraziandoti per esserti proposto, rimango in fremente attesa della tua prova comparativa su base scientifica che sarà certamente molto interessante.

Ciaoo
Davide








  Firma di IZ2UUF 
IZ2UUF - Op.Davide - Torre di Santa Maria (SO) JN46wf
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IZ5WNW

Non piu attivo nel Forum


Inserito il - 18/05/2015 : 15:27:05  Link diretto a questa risposta
i3pve ha scritto:

Messaggio di IZ2UUF






OK BELLE TUTTE QUESTE PROVE STRUMENTALI , MA CI VORREBBE ANCHE QUALCHE TEST COMPARATIVO ! IO POSSO DIRVI CHE CON LA MIA ANTENNA VERTICALE DI IW2EN HO FATTO IL GIRO DEL MONDO CON POCHI WATT , A VOLTE VA MOLTO MEGLIO DEL DIPOLO ROTATIVO COMET .... QUINDI COME LA METTIAMO ?



Se ci si affida alla Dea Propagazione ( mauiscola perchè noi gli dobbiam rispetto!) è difficile avere risultati obbiettivi....ci vogliono tante prove, grafici e dati.

Comunque, il giro del mondo l'ho fatto pure io, anche in QRP ( SSB) con una ex 5/8 CB senza bobine e un-un 4:1 da me fatto con umili bacchette di ferrite.
Che in certi casi le verticali superino i dipoli è noto, hanno un angolo di irradiazione più basso!
Mi scuso per l'OT.
73 Stefano








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i5iar

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Inserito il - 18/05/2015 : 15:59:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i5iar Invia a i5iar un Messaggio Privato
PVE ... io aggiungo alla domanda di chi mi ha preceduto , dove , come e che altezza è installata l'antenna ....

Comunque la discussione è stata correttamente aperta non tanto su la resa dei vari filacci che utilizziamo , e che dipendono, moltissimo dal sito dove vengono installati , ma su la misura delle perdite , di alcuni dispositivi di adattamento che utilizziamo,cercando di capirne il funzionamento ...
Qualcuno si ricordera del MN-100 ICOM , venduto a caro prezzo principalmente per uso nautico e che dichiarava in partenza una perdita di 6 db ....

Ringrazio Davide per quanto a scritto ... ho trovato interessante lo spunto che ha dato per quantificare, anche nella pratica le perdite dei nostri sistemi d'adattamento ....








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73 de Umberto ...

A.R.I. Livorno

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iz2hfg

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Inserito il - 18/05/2015 : 16:42:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
i3pve ha scritto:

OK BELLE TUTTE QUESTE PROVE STRUMENTALI , MA CI VORREBBE ANCHE QUALCHE TEST COMPARATIVO ! IO POSSO DIRVI CHE CON LA MIA ANTENNA VERTICALE DI IW2EN HO FATTO IL GIRO DEL MONDO CON POCHI WATT , A VOLTE VA MOLTO MEGLIO DEL DIPOLO ROTATIVO COMET .... QUINDI COME LA METTIAMO ?



Eh............la "mettiamo" che di fatto sono necessarie ulteriori Tue precisazioni, perché da una parte c'è un dipolo trappolato, (leggasi perdite) probabilmente installato basso (leggasi alto angolo di irradiazione) e che "lotta" costantemente con una verticale che è una lambda quarti?
Perdonami ma non citare il nome commerciale perché sono altamente allergico alle sigle "onomatopeiche" che alla fine spessissimo nascondono semplici bastoni dei fagioli.........

Un abbraccio!








Modificato da - iz2hfg in data 18/05/2015 17:49:35

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73 de Franco, IZ2HFG
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ik3avm

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Inserito il - 18/05/2015 : 17:33:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3avm Invia a ik3avm un Messaggio Privato
Eh sì, Franco, appena lasciato il sentiero n. 450 mi sembra che alla fin fine tutto il discorso si basi su una questione di "buon appetito..."
---
Riguardo il giro del mondo basta chiedersi: quanti QRP hanno fatto il giro del mondo? Un'infinità, e ancora un'infinità.
Ecco che anche con un "magna magna", se pregata come si deve, Santa Propagazione aiuta i suoi fedeli...

73 Alberto








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IZ8EGM

ex iz0egm



Inserito il - 18/05/2015 : 19:09:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8EGM  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8EGM Invia a IZ8EGM un Messaggio Privato
scusate ma qui al momento si è analizzato un oggetto facente parte del sistema "antenna" non tutta l'antenna.
io stesso con il tokyo hy power 2,5 watt (che poi vendetti al mitico I1BAY) ho spesso collegato da una caserma romana il giappone e l'australia usando come antenna un dipolo tenuto alto solo 1,5 metri di altezza perche lo avevo spacciato per uno stendi panni artigianale per giustificare la sua presenza.
se si vuole fare un confronto di antenne filari o verticali di fortuna allora bisogna armarsi di santa pazienza e fare un confronto serio specificando le altezze di montaggio composizioni delle antenne (ossia balun/unun cavi lunghezza radiatore eventuali collegamenti di terra sintonizzati o no) e tutte le variabili in gioco.
diciamo che si puo fare ma non è corretta l'uscita dell'OM più sopra che dice che ha fatto il giro del mondo con la verticale di etc tutti lo abbiamo fatto aiutati anche dalla propagazione.
a questo punto vorrei chiedere a IZ2UUF ma secondo te ce possibilità di migliorare questo UN-UN o questo tipo di accessorio si acquista o si costruisce solo per le situazioni di fortuna dove abbiamo semplicemente bisogno di ingannare il nostro RTX?
io dalla idea che mi sono fatto in anni di prove è che questo sistema sia il meno performante di tutti e che lo si sceglie appunto per la praticità non certo per le caratteristiche o al massimo lo si possa usare per le bande dove cè l'impedenza piu simile al rapporto usato di trasformazione quindi perdendo di fatto il suo scopo ossia di lavorare tutto lo spettro HF
73








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73 de IZ8EGM-K0ONE Aurelio

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IS0BZC

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Inserito il - 18/05/2015 : 20:07:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IS0BZC Invia a IS0BZC un Messaggio Privato
73,
intervengo da utilizzatore di uno di questi UN-UN.
Lo utilizzo con un filo di misura più o meno di 25-28 metri (insomma un cavo della misura che ci stava nel mio cortile), posto più o meno a 10 metri dal suolo per la maggior parte e per circa 5 metri ad un'altezza variabile in base alla spiovenza del tetto a cui è agganciato l'UN-UN a 1,70 metri su un palo.
Come discesa ho circa 30 metri di rg213, senza nessun choke.
L'antenna funziona dai 160 metri ai 6 metri, in alcune bande ho ros elevato, in altre non ne ho per niente, in 50 mhz zero, in 40 metri zero sulle altre varia da 1,5 a valori elevati.
Però sempre accordabile con l'accordatore dello yaesu ft-450 (senza le schifose modifiche del menù "segreto", originale di fabbrica)
Dite che perde ?
Sicuro ! E le prove strumentali lo confermano.
Però funziona, io ho fatto tranquillamente qso in 160 metri.
Sabato ho fatto due qso con Francia e Spagna in 50 mhz.
Ovviamente è la propagazione.
Ovviamente con un'antenna dedicata alla banda in uso farei molto molto meglio.
Però non ho queste antenne.
Quindi, per il principio di "chi si accontenta gode", sono molto felice e soddisfatto così.
Complimenti a IZ2UUF per il bel post e le prove fatte, sei stato molto preciso e corretto.
Complimenti anche a Giovanni IW2EN, perchè nmonostante le onnipresenti critiche, costruisce ottimo materiale.
73
Antonio is0bzc








Modificato da - IS0BZC in data 18/05/2015 22:49:00

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Senorbì  ~  Messaggi: 229  ~  Membro dal: 11/01/2011  ~  Ultima visita: 01/02/2021 Torna all'inizio della Pagina

IK2CLB

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Inserito il - 19/05/2015 : 00:14:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK2CLB Invia a IK2CLB un Messaggio Privato
a questo punto vorrei chiedere a IZ2UUF ma secondo te ce possibilità di migliorare questo UN-UN o questo tipo di accessorio si acquista o si costruisce solo per le situazioni di fortuna dove abbiamo semplicemente bisogno di ingannare il nostro RTX?

Questo è un quesito interessante.


Per quanto riguarda il giro del mondo...
Lasciamo perdere per favore, il giro del mondo implica il fatto che si parte da qui e si arriva qui dopo circa 40.000 km e questo, anche se fosse possibile, come lo si potrebbe provare? Dai su... L' argomento è un altro che un' antenna o pezzo di filo adattato in quanto tale.
73 marco








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Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.
A. Einstein

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